Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, chiede al governo della Confederazione elvetica di non recepire la Direttiva Armi.
La politica dei Paesi europei è in subbuglio per la ricezione della Direttiva Armi. E la situazione è calda anche in Svizzera, presa spesso a esempio dai politici di casa nostra. Perché, anche se la Svizzera non fa parte dell’Unione europea, rientra all’interno dell’area di Schengen.
Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, ha presentato subito un’interpellanza al Consiglio federale.
Quadri si rivolge al governo della Confederazione elvetica ritenendo non sufficiente la deroga ottenuta per le armi d’ordinanza. Perché “le limitazioni sono in buona parte incompatibili con quanto votato dalla maggioranza dei cittadini svizzeri nel febbraio 2011”. E anche con le tradizioni svizzere. Pertanto il politico chiede al Consiglio federale di “rifiutare di sottoporre al parlamento delle modifiche di legge in contraddizione con quanto deciso dal popolo”.
E nel caso di un muro contro l’Europa, propone la Svexit, disdicendo “la partecipazione del Paese all’area di Schengen”.