Prima di dare esecuzione ai provvedimenti che dispongono un limite per le armi in collezione (e non solo!), la questura di Padova ha deciso di attendere la sentenza del Tar.
È bene attendere la sentenza, che arriverà tra non molto: dopo l’ordinanza cautelare del Tar che in un caso ha sospeso l’imposizione del limite per armi in collezione, la questura di Padova ha deciso di mettere tra parentesi anche tutti gli altri provvedimenti.
«È una decisione comprensibile e altamente opportuna, che ho sollecitato e sulla quale contavo» commenta l’avvocato Fabio Ferrari. «In caso contrario avremmo assistito a un effetto valanga di ricorsi al Tar del Veneto. È infatti pacifico che tutti i soggetti colpiti si trovano nella stessa posizione giuridica e di fatto. Quello che cambia è ovviamente il numero e i modelli di armi in detenzione o in collezione e il luogo di custodia. La questione giuridica è però identica e avrebbe provocato numerosi ricorsi gemelli». Ferrari dunque concorda con la sospensione in autotutela disposta dalla questura di Padova. «Meglio per tutti attendere la decisione sul merito».
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