Quattro i punti cruciali della lettera di Mattarella sulla legittima difesa.
Sono quattro i punti nodali della lettera di Mattarella sulla legittima difesa. Il testo, inviato ai presidenti delle Camere e a Giuseppe Conte, è stato diffuso dal Quirinale contestualmente alla promulgazione della legge. Nella lettera il presidente della Repubblica definisce i contorni della norma e rileva due possibili contraddizioni, che però non lo hanno indotto a rinviare il provvedimento alle Camere per manifesta incostituzionalità.
Mattarella sottolinea che anche con la nuova legge la gestione della sicurezza rimane sotto la “primaria ed esclusiva” responsabilità dello Stato. E che il grave turbamento che legittima la difesa deve essere “oggettivo ed effettivamente determinato dalla situazione”. Poi i due rilievi. Innanzitutto la presa d’atto che, in caso di legittima difesa appurata, con la nuova norma lo Stato si fa carico delle spese legali soltanto se ci si è difesi nel domicilio, non in altri luoghi. Mattarella nota infine che la sospensione della pena previo risarcimento del danno è prevista per furto in appartamento o furto con strappo. Non per la rapina. Ma questo “trattamento differenziato non è ragionevole”. E molti tra i commentatori ci hanno individuato un possibile vulnus sul quale, se e quando interpellata, la Corte costituzionale potrebbe pronunciarsi.