Il Senato ha approvato una serie di emendamenti particolarmente restrittivi alla legge sulla caccia in Polonia e la Federazione delle associazioni venatorie europee si appella al presidente Andrzej Duda perché stoppi l’approvazione del provvedimento.
La caccia in Polonia è sotto attacco e FACE, la Federazione delle associazioni venatorie europee, prende dura posizione contro gli emendamenti approvati dal Senato appellandosi al presidente polacco Andrzej Duda. Sono quattro i punti della nuova legge sulla caccia messi sotto accusa da FACE. Innanzitutto il divieto di disturbare la selvaggina qualora non si stia cacciando: diventa impossibile addestrare cani da caccia e falchi. Poi la necessità che il ministro dell’Ambiente approvi l’elezione del presidente dell’associazione venatoria unica e nel caso possa rimuoverlo: viene così meno l’autogoverno dei cacciatori polacchi, “attacco diretto al principio di democrazia”. In terzo luogo, si cancellano le sanzioni per ostruzione alla caccia, lasciando così via libera ai sabotatori. Infine, si vieta espressamente la partecipazione alle cacciate ai minori di diciotto anni: FACE ritiene che così si renda particolarmente complicata la diffusione della passione e delle tradizioni venatorie alle giovani generazioni.