Quattro parlamentari del Carroccio chiedono che sia il prossimo esecutivo a intervenire sul recepimento nazionale della Direttiva armi.
A occuparsi del recepimento nazionale della Direttiva armi non deve essere il governo Gentiloni, espressione di una maggioranza che non esiste più, ma quello che si formerà nelle prossime settimane. Lo dichiarano all’Ansa i parlamentari leghisti Luca Briziarelli, Simone Pillon, Virginio Caparvi e Riccardo Augusto Marchetti, presenti al Caccia Village di Bastia Umbra. Deputati e senatori del Carroccio contestano “le misure gravemente penalizzati per l’intero comparto” all’interno del decreto legislativo approvato venerdì dall’esecutivo ancora in carica per l’ordinaria amministrazione. Prima che il nuovo governo, in cui si presume che la Lega detenga un posto di rilievo, si esprima sulla questione, il partito si impegna “ad aprire un confronto con le associazioni venatorie, le società sportive e i produttori di armi” per adottare un piano di rilancio del settore, ultimamente colpito “da scelte politiche meramente ideologiche”.