I carabinieri hanno arrestato un infermiere di Favara (AG) che aveva allestito un laboratorio per armi all’interno della sua proprietà.
«Un vero e proprio laboratorio per armi». Le forze dell’ordine hanno descritto così la casa di campagna di un infermiere di Favara, in provincia di Agrigento, arrestato con l’accusa di detenzione illegale di armi da fuoco. Le armi, alcune di produzione italiana, altre straniere e per la maggior parte alterate e con matricola abrasa, venivano modificate dall’infermiere all’interno della proprietà. I carabinieri hanno sequestrato quattro pistole di diverso calibro, tre mitragliette, un moschetto calibro 9, due carabine, una bomba a mano, una granata, 8.000 cartucce, alcuni silenziatori e caricatori per pistole. E poi gli strumenti per alterare le armi e fabbricare le munizioni. Tutto il materiale è stato inviato al Ris di Messina per accertare se qualche arma sia già stata utilizzata.