La serie VX-6, il top di gamma dei cannocchiali di puntamento Leupold, ha visto l’introduzione di numerosi nuovi allestimenti. Abbiamo provato quello più versatile, il 2-12×42.
Cannochiali Leupold VX-6 2-12×42
I cannocchiali serie Vx-6 rappresentano l’alto di gamma di Leupold sia per il livello qualitativo che li contraddistingue (e a cui corrisponde un prezzo adeguato) sia per l’ampio fattore d’ingrandimento che offrono, pari addirittura a 6x.
Nel 2015 la gamma è stata integrata con numerosi nuovi modelli che portano l’offerta (1-6×24, 2-12×42, 3-18×50, 4-24×52, 7-42×56) a coprire virtualmente tutte le esigenze del cacciatore che preveda di confrontarsi con prede poste a distanze molto variabili.
L’allestimento più estremo, con i suoi 42 ingrandimenti, ha come suo riferimento il tiro a lunga distanza, mentre per la caccia in montagna ben si presta il modello che raggiunge i 24 ingrandimenti.
Abbiamo provato l’allestimento 2-12×42 che, ponendosi appena al di sopra di uno strumento da battuta e non distante dalle performance garantite da quelli più estremi, può essere definito un’ottica tuttofare, ancora utilizzabile nel folto su distanze brevi e comunque sfruttabile anche oltre i 200 metri, distanza che consideriamo il limite estremo in cui si può parlare di “ragionevole certezza” del risultato.
Disegno Quantum
I freddi dati tecnici parlano di un cannocchiale dotato di tubo da 30 mm in alluminio, piacevolmente finito in nero opaco, con certificazione waterproof. Il sistema è riempito di gas inerte che, in questo caso, non è il semplice azoto, ma una miscela di argon e kripton in grado di minimizzare le conseguenze degli shock termici e, grazie alle dimensioni delle molecole, migliorare la tenuta.
Sulla campana anteriore è posto un anello dorato che riporta incise le caratteristiche del prodotto e rappresenta il segno che distingue le ottiche di alta gamma Leupold da quelle più economiche.
Le lenti presentano una formulazione senza piombo e arsenico che riduce virtualmente a zero l’impatto inquinante sull’ambiente mentre il sistema ottico si basa sul disegno Quantum, brevettato, che garantisce un’architettura ottimale anche sotto l’aspetto meccanico. Molto efficaci i trattamenti applicati alle superfici delle lenti; tra questi spicca l’Xtended Twilight Lens System che, in termini di trasmissione della luce, pone la maggior enfasi alle frequenze del blu e del violetto, quelle che l’occhio umano fatica maggiormente a cogliere e peraltro le più significative in condizioni di luce scarsa. La combinazione di queste caratteristiche ha portato la trasmissione della luce fino al 98% proprio nello spettro più significativo quando ci si trovi ad impiegare l’ottica in condizioni “estreme”. Le lenti esterne presentano, inoltre, il rivestimento superficiale DiamondCoat 2 in grado di offrire una resistenza all’abrasione che eccede addirittura gli stringenti standard militari.
I reticoli
Sei i reticoli offerti; abbiamo provato il Vx-6 con il FireDot4 ma sono disponibili anche le configurazioni FireDot Duplex, FireDot Lr Duplex e FireDot Lrv Duplex, nel campo degli illuminati, e i Duplex e Boone & Crockett in quello dei tradizionali. I reticoli “europei”, segnatamente i modelli FireDot4 e German#4, presentano indicazioni sulle torrette espresse secondo il sistema metrico (un centimetro di spostamento a 100 metri), gli altri consentono la registrazione a passi di un quarto di Moa. Da notare che il sistema di illuminazione del reticolo si avvale della Mst (Motion Sensor Technology), una tecnologia che spegne automaticamente il sistema dopo 5 minuti di inutilizzo per riaccenderlo quando il sensore di movimento integrato registri un impulso.
Non mancano le torrette Cds (Custom Dial System), tipiche della produzione Leupold, che consentono di combinare la torretta dell’alzo alla specifica munizione impiegata per azzerare l’ottica. L’acquisto di più torrette Cds permette di utilizzare una stessa ottica su più armi o con differenti caricamenti per ciascuna arma.
Il test di Armi Magazine
Sul campo, il Vx-6 si è dimostrato molto efficace sotto vari punti di vista: ottimi contrasto, trasmissione della luce e resa cromatica, virtualmente assenti tutte le aberrazioni che si possono trovare su un sistema ottico estremo. Rispetto ai prodotti della concorrenza più sofisticata, specialmente in riferimento a ottiche premium di produzione tedesca, nel Vx-6 si riscontra un equilibrio encomiabile che ne consiglia l’impiego in condizioni limite. Risulta forse solo un po’ troppo macchinoso l’impiego del pulsante di regolazione della luminosità del punto ma, in questo caso, rientriamo nel campo della soggettività e lo si può definire senza dubbio un peccato veniale del sistema.
Produttore: Leupold, www.leupold.comImportatore: Paganini, www.paganini.it, mail@paganini.it
Modello: VX-6
Ingrandimento: 2-12x
Diametro obiettivo: 42 mm
Diametro tubo: 30 mm
Estrazione pupillare: 96 mm
Campo visivo (a 100 metri): 19,10-3,20 m
Lunghezza: 330 mm
Peso: 505 g