La proposta del Pd sul porto d’armi

pistola appoggiata su un fianco con cinque proiettili: la proposta del pd sul porto d'armi
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Fa discutere la nuova proposta del Pd sul porto d’armi.

La luce l’ha accesa stamani Il Sole 24 Ore, e da allora non si parla (quasi) d’altro che della proposta del Pd sul porto d’armi. Il ddl a prima firma Verini non è stato ancora pubblicato sul portale della Camera, ma è stato annunciato sul sito ufficiale dei deputati dem. Vediamolo dunque a spanne, per quello che è emerso e con la promessa di un’analisi approfondita quando saremo in possesso del testo ufficiale.

La proposta del Pd sul porto d’armi: le prime indicazioni

Prima premessa: è una proposta che viene dall’opposizione, quindi dall’iter teoricamente ricco di insidie, a partire dal calendario. Seconda premessa: le alchimie politiche sono insondabili, a volte in parlamento si saldano culture e posizioni diverse su provvedimenti all’apparenza divisivi.

L’idea del Pd è innanzitutto ridurre a un anno, dai cinque che prima erano sei, la durata del porto d’armi. Poi si vuole rendere “più efficace e stringente il primo esame” per il rilascio della licenza di porto o detenzione, richiedibile soltanto da chi abbia frequentato corsi di formazione specifici “gestiti dallo Stato”. Fin qui i punti salienti della nota ufficiale.

Sul Sole 24 Ore Andrea Gagliardi e Andrea Marini, che evidentemente hanno letto quantomeno una bozza del ddl, forniscono qualche dettaglio ulteriore. Secondo quanto riporta il quotidiano, la proposta del Pd sul porto d’armi introduce anche una nuova tassa di possesso “non inferiore a 200 euro”. Si richiedono poi maggiori controlli sul rilascio del porto d’armi sportivo: bisogna dimostrare di frequentare davvero i poligoni. E non si potranno possedere più di tre armi sportive.

Dopo l’approvazione del ddl sulla legittima difesa «servono regole stringenti per evitare una diffusione incontrollata delle armi». È il virgolettato che la nota ufficiale del gruppo parlamentare Pd attribuisce a Walter Verini, primo firmatario del ddl.

La proposta del Pd sul porto d’armi: ecco le reazioni

Non è altro che «sterile propaganda»: il ddl è «ideologico è inconsistente». Stefano Maullu, europarlamentare di Fratelli d’Italia, è il primo ad attaccare la proposta del Pd sul porto d’armi. Maullu si attende «delle scuse immediate all’intera comunità di appassionati», contro cui il Partito democratico «ha deciso di scagliarsi frontalmente». Maullu lo ritiene un segno chiaro del momento che il partito sta vivendo: «è lontano anni luce dalla realtà quotidiana di milioni di italiani».