Con quattro post pubblicati su Instagram e poi cancellati, Jesse Hughes, chitarrista degli Eagles of Detah Metal, attacca coloro che, partecipando alle manifestazioni, hanno chiesto una norma più restrittiva sulle armi negli Stati Uniti.
“Vile abusers of the dead”, vili approfittatori della morte. È con questo e altri appellativi simili che Jesse Hughes, frontman degli Eagles of Death Metal sopravvissuto alla strage del Bataclan, ha definito i partecipanti ai cortei antiarmi con una serie di post su Instagram, poi rimossi. Hughes ha scritto inoltre che una norma restrittiva sulle armi approvata sull’onda dell’emozione e delle manifestazioni “denigrerebbe la memoria delle vittime” e rappresenterebbe “una maledizione per tutti i cittadini, poiché nasce dallo sfruttamento della morte di 16 persone (in realtà furono 17, nda) per qualche like su Facebook e un po’ di attenzione da parte dei media”. Il chitarrista degli Eagles of Death Metal ritiene che i cortei antiarmi “insultino la memoria delle vittime e ogni amante della libertà”. Se si lascia spazio a questa “gioventù fuorviata”, prosegue Hughes, “il muro di garanzie eretto dalla Costituzione degli Stati Uniti sarà abbattuto mattone dopo mattone”. Per chiudere con un auspicio, o forse una profezia: Donald Trump sarà presidente degli Stati Uniti per i prossimi sette anni. Alle controverse dichiarazioni di Hughes dedica un articolo anche la BBC.