Ja Morant, campione dei Memphis Grizzlies, squadra di basket che milita nella statunitense Nba, rischia una pesante squalifica: dopo aver mostrato in un video una pistola, visibilmente alterato, avrebbe trasportato l’arma in aereo, violando le regole imposte dal campionato.
Ja Morant è un grande campione, ma non è uno stinco di santo: il suo passato, come emerge da un’inchiesta del Washington Post, abbastanza burrascoso. L’ultima sua bravata è avvenuta qualche giorno fa. Reduce dalla sconfitta contro Denver, alle 3 di notte in un nightclub, ha fatto una diretta Instagram in cui, ubriaco o quantomeno molto allegro, mostrava una pistola.
Pronta è scattata una squalifica di due gare decisa dai Memphis Grizzlies, alla quale Morant ha reagito a modo suo: facendosi beffe della decisione, salvo poi diramare un video in cui chiedeva scusa e si assumeva la responsabilità delle sue azioni. Ora, però, la situazione pare aggravarsi per la star dei Memphis Grizzlies.
Stop per 50 partite?
La polizia di Glandale ha infatti individuato il bar in cui è stato girato il video e ora sta indagando per valutare se Morant abbia violato le leggi relative al porto d’armi e alla possibilità di trasportare una pistola da uno stato all’altro degli Usa.
Anche la Nba sta indagando su Morant per chiarire i fatti avvenuti in Colorado e per valutare eventuali violazioni del codice etico applicato dalla lega riguardo la detenzione e l’utilizzo di armi da fuoco da parte dei giocatori quando sono impegnati in attività legate all’attività sportiva.
La domanda cui rispondere è: da dove arrivava quella pistola? Se Morant l’ha portata con sé in valigia sull’aereo della squadra con cui è arrivato a Denver, avrebbe violato le regole dell’accordo firmato dall’associazione giocatori e dalla Nba, rischiando uno stop di decine di partite. Come accadde, nella stagione 2009-10 a un altro campione Nba, Gilbert Arenas, che dovette saltare ben 50 partite dopo che furono trovate armi scariche nel suo armadietto.