Ispra rivaluta posizione su date migrazione prenuziale: dieci giorni in più per tordo e cesena

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Ispra afferma di aver rivalutato la sua posizione in merito alla data di inizio della migrazione prenuziale di tordo e cesena, posticipandola di dieci giorni.

Per Fenaveri (Federazione delle associazioni nazionali venatorie riconosciute) questo è un primo, parziale, passo nella direzione di una risoluzione dei contenziosi fra Stato e Regioni sui calendari venatori.

Migrazione prenuziale spostata alla terza decade di gennaio

Nei primi pareri alle Regioni, che richiamano una lettera al ministero dell’Ambiente, l’Ispra afferma infatti che, a seguito di recenti analisi tecniche nell’ambito della procedura riguardante il previsto Atlante Europeo delle Migrazioni, le due specie iniziano lo spostamento prenuziale nella terza decade di gennaio. Quindi non nella seconda, come attualmente previsto nei dati Key Concepts italiani, cioè con il posticipo di una decade.

Nella nota al Ministero, Ispra afferma anche che utilizzerà questa nuova indicazione in tutti i pareri per le Regioni italiane riguardanti i calendari venatori della prossima stagione.

Chiusura della caccia al 20 gennaio

L’Istituto propone dunque di chiudere la caccia ai turdidi il 20 gennaio e non più il 10, come avvenuto fino all’anno scorso, non riconoscendo la possibilità della decade di sovrapposizione, che è però una facoltà delle Regioni.

Questo cambiamento potrebbe offrire una parziale risoluzione dei contenziosi che si trascinano da sette anni, fra Regioni, Ministero, Ispra, Tar e associazioni venatorie, e va nella direzione di una modifica dei Key Concepts italiani.

Le Regioni italiane che vorranno applicare la decade e ancor di più quelle in possesso di dati scientifici regionali potranno quindi chiudere la caccia alle due specie al 31 gennaio.

Fenaveri, pur affermando di non conoscere i contenuti delle analisi tecniche che hanno portato a questo cambiamento, ritiene tuttavia che i contenziosi attivati dalle Regioni e dalle associazioni venatorie, le conseguenti posizioni espresse dai Tar, le ricerche e gli studi compiuti da Federcaccia, accompagnate dai contributi e dalla condivisione delle associazioni venatorie riunite in Fenaveri (Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu Migratoristi), insieme all’approccio tecnico scientifico abbiano dato un primo favorevole risultato.

Nessun cambio di rotta per la beccaccia

Al momento in questo cambiamento di valutazione da parte di Ispra non è compresa la beccaccia.