Esprimendosi sull’incidente mortale avvenuto sul set di Rust, un tribunale del New Mexico ha condannato Hannah Gutierrez Reed, l’addetta alle armi, a 18 mesi di carcere.
In attesa che in estate si conosca quale sarà il destino di Alec Baldwin che, interrogato sull’incidente mortale, s’è dichiarato non colpevole e ha negato d’aver premuto il grilletto della pistola, un tribunale del New Mexico ha condannato Hannah Gutierrez Reed, l’addetta alle armi del set di Rust, per omicidio colposo, infliggendole 18 mesi di detenzione; la giudice Mary Marlowe Sommer ha respinto la richiesta della difesa che aveva chiesto la libertà vigilata.
Per l’accusa Hannah Gutierrez Reed è stata direttamente responsabile della morte di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia di Rust: ha ripetutamente violato il protocollo di sicurezza e ha agito senza cautela, non effettuando i dovuti controlli sulla pistola di scena (Baldwin sparò infatti un proiettile vero). Dopo la condanna la polizia ha portato in carcere Hannah Gutierrez Reed, ventisei anni; Jason Bowels, il suo avvocato difensore, ha detto alla Cnn che presenterà appello.
Nel processo ha testimoniato anche l’assistente regista David Halls, che ha già ammesso di esser stato negligente nel controllare l’arma di scena, di non aver esaminato tutti i proiettili e di aver urlato «Cold gun», pistola fredda, prima di passarla a Baldwin, e ha patteggiato sei mesi di libertà vigilata senza supervisione, una multa di 500 dollari e 24 ore di lavori socialmente utili; il tribunale l’ha inoltre obbligato a partecipare a un corso sulla sicurezza delle armi, e gli ha vietato di usare droghe e alcol.
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