Dopo la sparatoria di Toronto della scorsa settimana, il Canada sta valutando se giungere a una sostanziale proibizione delle armi, perlomeno nei grandi centri urbani.
Il primo ministro Justin Trudeau deciderà intorno a metà agosto se intraprendere la strada della proibizione delle armi in Canada, perlomeno nelle grandi città. Ne dà notizia, tra le altre testate, il Washington Post. A dare il via alla riflessione sul tema è stato il sindaco di Toronto John Tory dopo la sparatoria della scorsa settimana. «In quale momento un cittadino di Toronto ha davvero bisogno di un’arma?», ha chiesto retoricamente Tory per motivare la propria proposta. Seguendo il proprio sindaco, il consiglio cittadino di Toronto ha approvato una mozione che chiede urgentemente a Ottawa di legiferare sul tema.
Ralph Goodale, il ministro dell’Interno canadese, ha confermato ai giornalisti che il governo sta studiando il problema. Goodale non ha mancato però di avvisare l’opinione pubblica che la sostanziale proibizione delle armi comporterebbe un «significativo rimodellamento» del codice penale. Da quanto emerge, l’esecutivo sta studiando anche delle misure restrittive sul possesso di armi un po’ meno drastiche rispetto alla proibizione totale.