Il 2024 (vincente) del tiro a segno italiano

Il 2024 (vincente) del tiro a segno italiano
Da sinistra Federico Nilo Maldini, Davide Franceschetti, il presidente della Uits, Costantino Vespasiano, e Paolo Monna (credit Marco Massetti)

Tre medaglie conquistate a Parigi e una strategia di comunicazione vincente: il 2024 segna un punto di svolta per l’Unione italiana tiro a segno. Il presidente Uits, Costantino Vespasiano: “La strada da fare è ancora tanta ma siamo riusciti a riorganizzare l’ente su tutti i fronti

Due medaglie alle Olimpiadi e una alle Paralimpiadi di Parigi 2024, risultati di spessore e prestigio su scala internazionale a livello seniores e juniores, una popolarità in crescita, peraltro supportata dai dati sul web: per il tiro a segno italiano, il 2024 è stato l’anno della rinascita, sportiva e non solo.

Chiaramente i risultati ottenuti dalle squadre di Parigi, coordinate dal direttore Pierluigi Ussorio, hanno avuto un ruolo decisivo in questo processo. Nel massimo palcoscenico globale, quello dei Giochi olimpici e paralimpici, l’Italia del tiro a segno si è conquistata la vetrina più ambita grazie alle imprese di Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, rispettivamente argento e bronzo nella pistola dai 10 metri, e Davide Franceschetti, bronzo nella pistola paralimpica.

Il segretario della Uits, Walter De Giusti (a sinistra), assieme all’argento olimpico Federico Nilo Maldini (credits Ferdinando Mezzelani)

Ma c’è di più nel bellissimo 2024 del tiro a segno italiano. Innanzitutto un progetto ad ampio respiro, peraltro già proiettato sui Giochi olimpici di Los Angeles 2028, che ha restituito un movimento in piena salute, come testimoniano i risultati raccolti anche a livello giovanile. In più, l’Italia si è inserita perfettamente in un trend mondiale che vede il tiro a segno come disciplina di tendenza che ha espresso, tra l’altro, due degli atleti più virali delle Olimpiadi parigine, il turco Yusuf Dikec e la coreana Kim Yeji. Il programma di investimenti in promozione e comunicazione adottato dall’Unione italiana tiro a segno ha svolto un ruolo strategico nel conseguimento di tali risultati, corroborato da una crescita esponenziale dei numeri sui social media.

Le parole di Costantino Vespasiano

Nonostante le molteplici difficoltà affrontate nel corso dell’ultimo triennio, legate al prolungato periodo di commissariamento dell’Unione, siamo riusciti a riorganizzare l’ente in modo strutturale e su tutti i fronti,” ha dichiarato il presidente dell’Unione italiana tiro a segno, Costantino Vespasiano.

Sul piano sportivo, i risultati conseguiti sotto la guida del direttore Pierluigi Ussorio sono evidenti e rappresentano motivo di orgoglio e soddisfazione. Per quanto concerne la promozione e la comunicazione, abbiamo puntato su figure di alto profilo, come l’ex campionessa Petra Zublasing nel ruolo di ambassador, e rafforzato il team con figure professionali di elevato spessore e competenza che condividono i nostri valori e il nostro percorso. Gli investimenti effettuati stanno già producendo risultati concreti. La strada da fare è ancora tanta ma il nostro obiettivo è proseguire su questa linea, rendendo gli atleti, i nostri campioni, sempre più centrali nel processo comunicativo dell’ente”.

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