Il mondo del tiro a segno vuole tornare alla vita democratica: mentre le sezioni chiedono ufficialmente che l’assemblea elettiva sia convocata entro fine ottobre, Gianfranco Mantelli fa sapere che si candiderà a presidente Uits.
Romano classe 1947, vicecampione del mondo nel 1978 nella pistola 25 metri, Gianfranco Mantelli scioglie la riserva: si candiderà a presidente dell’Uits non appena sarà convocata l’assemblea elettiva.
Per il mondo del tiro a segno sono giorni caldi: ieri, dopo l’invio per posta elettronica certificata, i rappresentanti dei presidenti di sezione hanno consegnato brevi manu il documento con cui si chiede la convocazione dell’assemblea elettiva entro 90 giorni. Le 185 firme in calce alla richiesta superano abbondantemente il quorum (132) previsto dallo statuto e soprattutto hanno un peso politico evidente: il tiro a segno vuole tornare alla normale vita democratica messa in un angolo da più di tre anni. Igino Rugiero, commissario straordinario in carica, non era in sede al momento della consegna. «Non abbiamo niente contro di lui» spiega Giorgio Novaro, presidente del Tsn Savona. «Semplicemente desideriamo che il tiro a segno possa tornare a scegliere i propri rappresentanti».
Verso l’assemblea elettiva dell’Uits
Magistrato in pensione, Mantelli ritiene che la lunghissima gestione straordinaria «non abbia senso logico e neppure giuridico. Il tiro a segno ha bisogno di normalità, vorrei contribuire a donargliela grazie alla mia esperienza sportiva e professionale». Mantelli si era già candidato alle elezioni in programma lo scorso autunno, poi saltate per decisione del commissario. Come la squadra, che comunque si attende particolarmente inclusiva, il suo programma è ancora in via di definizione. Sicuramente dovrà affrontare una serie di nodi, dalla struttura dell’attività istituzionale ai rapporti tra Roma e le sezioni. E, anche se in questo frangente le voci di accorpamento con federazioni sorelle sono flebili, sarà ribadita l’assoluta autonomia dell’Uits.
Insieme alla difesa della democrazia interna, è uno dei punti cui tiene di più Marco Ghini che appoggia la candidatura di Mantelli alla presidenza dell’Uits. «Non ho ambizioni politiche, il mio compito si è esaurito con la lettera pubblica in cui chiedevo la fine del commissariamento» anticipa. Se Mantelli fosse eletto, «potrebbe restituire il tiro a segno alle persone che lo amano e che allo stesso tempo sanno come rapportarsi con le altre istituzioni». Per Ghini ogni ulteriore rinvio sarebbe imperdonabile. Anche perché i Giochi di Tokyo si avvicinano ed è giusto che chi ha la responsabilità sportiva delle squadre possa condividerla con un presidente e un consiglio.
Dietro le quinte si sussurra che a Roma non abbiamo preso benissimo l’iniziativa dei presidenti di sezione. Si attende una presa di posizione ufficiale. Ma ormai indietro non si torna, il bianco ha mosso.
Lo statuto dell’Uits
“L’assemblea nazionale è convocata in seduta straordinaria su richiesta della metà più uno dei componenti il consiglio direttivo dell’Uits, ovvero su richiesta motivata, contenente l’indicazione degli argomenti da trattare, di almeno la metà più uno delle sezioni Tsn e dei Gruppi sportivi aventi diritto al voto che rappresentino almeno un terzo dei voti totali. In tale ipotesi l’assemblea deve essere convocata e avere luogo entro i 90 giorni successivi alla richiesta. L’assemblea nazionale straordinaria è convocata, altresì, allorquando occorra deliberare su modifiche del presente statuto”.
(articolo 12, comma 5)
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