Massima capacità di fuoco e dimensioni ridotte: ecco i segreti della FC Arms M3D di Full Conceal.
Disporre di un’arma tascabile, da portare sempre con sé, permette di far fronte a quelli che negli Stati Uniti vengono definiti mass shooters e che negli ultimi tempi hanno molto fatto parlare di sé per le numerose stragi perpetrate in diversi ambienti. Questo il modo di vedere le cose di Mike Full, titolare della Full Conceal, un’idea decisamente diversa da quelli che perorano una stretta alla circolazione delle armi da fuoco negli Stati Uniti. L’idea nasce in seguito a una sparatoria avvenuta ad Aurora, Colorado, che nel luglio 2012 fece 12 morti e 70 feriti.
Le pistole “da tasca” secondo Full non rispondevano alla bisogna: “come affrontare un tizio armato di AR-15 con indosso un giubbetto antiproiettile con una 9 mm sub-compact dotata di sei colpi?” Era necessario poter disporre di un numero di colpi ben superiore, ma ciò si scontrava con le dimensioni dato che una full-frame non rispondeva ai requisiti di occultabilità.
Otto i requisiti principali: occultabilità, ossia dimensioni pari a quelle di un cellulare; sottigliezza, per poter portare la pistola senza la necessità di usare una fondina; sicurezza e affidabilità, in modo da avere il 100% di sicurezza trasportandola senza fondina con il colpo in canna; canna e carrello di dimensioni standard, per la precisione alle lunghe distanze, e impugnatura piena per garantire la stabilità; potenza di fuoco, quindi massimo numero possibile di colpi disponibili; buon bilanciamento e comfort; modalità d’impiego uguali a quelle di una normale pistola per motivi addestrativi. Da qui la Full Conceal, giunta al Modello 3 (M3). La base di partenza è la Glock 19, che dopo le modifiche apportate dalla società di Mike Full diventa la pistola FC Arms M3D.
Le dimensioni di un iPhone7
La pistola si apre in un secondo con un unico movimento continuo: il calcio e il caricatore monofilare, ripiegati sotto l’affusto, ruotano all’indietro e il calcio scorre sul caricatore, un Magpul 21 contenente quindi 21 colpi da 9×19 mm, fino ad andare a bloccarsi con il fusto, e la pistola è pronta all’uso. Quando è ripiegata la sagoma è approssimativamente quella di un iPhone 7. Con il colpo in canna la dotazione di munizioni sale a 22, ma la società di Las Vegas propone anche una soluzione con un caricatore da 33 colpi. La M3D con caricatore Magpul 21 è proposta sul mercato a 1.399 $.
(Paolo Valpolini)