Il tiro a segno in Lombardia può ripartire: lo consente l’ordinanza 541.
La notizia che spezza il tardo pomeriggio ha del clamoroso: dall’8 maggio può teoricamente ripartire il tiro a segno in Lombardia. Nell’ordinanza 541 firmata dal presidente regionale Attilio Fontana la disciplina è infatti citata esplicitamente, a titolo esemplificativo, tra “le attività sportive individuali [che] possono essere consentite nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi”. A fortiori si autorizzano tiro a volo e tiro dinamico sportivo.
Oltre che alle aree adibite alla pratica, si può accedere solo ai luoghi di transito e ai servizi igienici. No spogliatoi, no docce, evidentemente no bar. I gestori degli impianti devono garantire la costante sanificazione degli ambienti chiusi e il contingentamento degli ingressi. Chiaramente restano in vigore tutte quelle misure fondamentali per garantire il distanziamento fisico ed evitare gli assembramenti.
Fin qui l’ordinanza. Ora però bisogna vedere che cosa decideranno il governo, ostile a misure territorialmente differenziate almeno fino al 17 maggio, e l’Uits che ha più volte sottolineato l’opportunità di andar piano con le riaperture.
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