Fausti Class SLX e LX in calibro 20: una coppia di sovrapposti dedicata alla caccia alla beccaccia, per impostazione tecnica e incisioni.
Non è mistero, né un segreto il fatto che numerosi produttori abbiano cercato di attirare le attenzioni dei consumatori proponendo loro fucili dedicati al selvatico da insidiare o quanto meno “ottimizzati” per il tipo di caccia che si intende svolgere. Non è altresì un mistero il fatto che i calibri alternativi al classico 12 abbiano conosciuto un momento di gloria e siano stati appannaggio delle voglie di numerosi seguaci di Diana.
E, per la terza volta, non è un mistero che Fausti abbia in qualche modo “anticipato” gli eventi, dal momento che propone da lungo tempo (svariati anni) tutta una serie di fucili dedicati alle varie tipologie di caccia, sia nella classicissima doppietta, sia nel fucile a canne sovrapposte. Tra l’altro, lo sviluppo della balistica nei piccoli calibri e la loro commercializzazione in grande stile va ascritta tra i meriti della ditta di Marcheno, che non ha mancato di usarli e farli usare da vari testimonial a giro per il mondo. Diventa quindi facile considerare Fausti tra i migliori produttori di fucili in questa categoria; per tale motivo siamo andati a testare due fucili in calibro 20 dedicati alla caccia alla beccaccia, che si fanno notare anche per la bella estetica, il Class SLX e LX.
Fausti Class SLX e LX: belli, entrambi
Le differenze fra il Fausti Class SLX e il Fausti Class LX sono in realtà minime e praticamente legate (quasi) esclusivamente alle cartelle lunghe. Bella la tartarugatura (Bone and Charcoal) che è appannaggio di tutta la bascula (in acciaio trilegato) nei due esemplari: come già riscontrato in altre versioni dei fucili Fausti, fa veramente piacere osservare le deliziose nuance di colore che il metallo assume a seconda della luce incidente… Tanto che anche la presenza dei soggetti dorati passa un attimo in secondo piano. Questi ultimi sono piuttosto ben eseguiti: riscontriamo una differenza fra i due fucili, in quanto la versione a mezze cartelle (Fausti Class LX) presenta due beccacce sui lati di bascula ovviamente più ravvicinate e spostate verso le canne, dato il minor spazio a disposizione. Nel Fausti Class SLX le due beccacce, raffigurate nel medesimo atteggiamento sono spostate all’indietro, nello spazio delle cartelle lunghe.
Piccola nota a margine. Sull’LX si possono notare anche alcuni tratti di incisione a contorno dei soggetti dorati: un albero, qualche cespuglio tratteggiato. Il petto di bascula ospita un’ulteriore beccaccia dorata in volo, molto ben eseguita; subito sotto, la denominazione del fucile e una serie di ricciolini di inglesina che ingentiliscono il tutto. La scritta “Fausti”, dorata, compare in basso su entrambi i lati di bascula. Nel complesso, una soluzione stilistica direi molto valida per entrambe le armi.
Le restanti parti metalliche appaiono brunite; il ponticello è di ampie dimensioni, con tanto spazio a disposizione del dito deputato allo sparo, anche in presenza di guanti durante la stagione fredda. Ottimamente conformata la pala del monogrilletto selettivo, che cade con facilità sotto il dito indice.
La chiave di apertura, solcata da una lieve incisione, presenta una palmetta traforata a quattro fori piuttosto elegante e si aziona con facilità da parte del pollice. Sulla codetta di bascula naturalmente riscontriamo la presenza del cursore della sicura che incorpora anche il comando per l’inversione delle canne, rappresentato da un cursore godronato posto trasversalmente a quello della sicura stessa. Un piccolo appunto mi sento di farlo, relativamente alle dimensioni del comando che appare un poco ingombrante e sporge leggermente dal cursore della sicura. In compenso ci sono i pallini rossi che indicano a colpo d’occhio quale sarà la canna che spara per prima.
E’ possibile, al momento dell’ordine, personalizzare alcune caratteristiche dell’arma, tra cui proprio la presenza del monogrilletto selettivo o – se lo si desidera – un classicissimo bigrillo.
La calciatura è realizzata in legno di noce, classificato di grado 3 dalla stessa azienda, che presenta venature per di più correttamente orientate verso il calciolo, a favorire lo scarico delle forze generatesi al rinculo. Molto bella l’impugnatura a principe di Galles.
Lo zigrino è eseguito manualmente a passo fine, circa 1 mm e pur se di fattezze standard nel suo disegno, appare grippante e non fastidioso nell’uso corrente, anche quando si tratta di impugnare rapidamente il fucile per l’imbracciata veloce alla spalla. L’astina è da caccia, con la piacevole tendenza a rastremarsi verso la sua parte apicale e offre lo stesso zigrino per la mano debole che la sorregge. Lo sgancio dell’astina per lo smontaggio ordinario del Class è reso possibile dall’azionamento di un comando ad auget (brunito e leggermente inciso) situato nella parte ventrale dell’astina, facilitato da un apposito scasso del legno e del metallo.
Decisamente piacevole anche il calciolo, sugli esemplari in prova realizzato in legno di circa 15 mm di spessore; naturalmente è possibile scegliere di adottare un calciolo in gomma. Quello che più mi è piaciuto è l’aver riscontrato la presenza di due viti a taglio anche leggermente incise (e non le orrende viti a croce) per il suo fissaggio: non ci sono paragoni dal punto di vista estetico!
Le canne sono lunghe 63,5 cm sugli esemplari in prova, una misura consona a insidiare efficacemente tutta la selvaggina cacciabile in compagnia di un fido ausiliare.
Riscontriamo la presenza di una bindella superiore ventilata a ponticelli larghi da 6 mm, rabescata antiriflesso; essa termina con un mirino sferico in ottone per il trionfo del classico applicato al fucile. I bindellini laterali sono pieni e, malgrado ciò, unitamente alla presenza della bascula in acciaio, i pesi dei due fucili in prova sono molto buoni; si parla di 2,6 kg per la versione LX (mezze cartelle) e di 2,64 kg per la versione SLX con cartelle lunghe. Sugli esemplari in prova non erano montate le magliette porta cinghia; né sul calcio, né sulle canne (olivetta saldata alla canna inferiore).
Per terminare la descrizione esterna, l’incassatura appare di buon livello sia nell’LX sia nell’SLX e la testa delle conchiglie è ben rifinita.
La meccanica
Parlare di sovrapposti Fausti significa parlare della chiusura denominata Four Locks, brevettata e utilizzata su molti altri fucili della gamma. La soluzione adottata è caratterizzata da una doppia coppia di ramponi che rende il sistema di chiusura efficiente e sicuro. All’apertura e alla chiusura del sovrapposto si ha sempre una piacevole sensazione di dolcezza e di sicurezza, grazie a un rumore secco nettamente percepibile. I percussori sono montati su molle a spirale.
Il fucile è dotato di estrattori automatici che funzionano in modo molto regolare; l’esperienza Fausti nei calibri “piccoli”, o comunque alternativi al 12, ha permesso di standardizzare un livello di efficienza in questo punto sovente delicato.
Le canne, internamente cromate e camerate 70 mm, presentano strozzatura fissa nei valori di CYL (cilindrico) e 3 stelle. Le canne sono innestate sul monobloc (quest’ultimo è finito a bastoncino).
Fausti rivendica a voce alta la sua esperienza di numerosi anni nel campo della balistica dei tubi, indicando nella particolare foratura delle canne il segreto degli ottimi risultati balistici. Come da tradizione, ogni fucile viene consegnato con le rosate certificate che appartengono a “quel” fucile, indicative e predittive del comportamento balistico.
I due fucili Class SLX e LX vengono consegnati una valigetta VL 320, idonea per un trasporto aereo. Il prezzo è stato fissato rispettivamente in 3.120 euro + Iva per la versione SLX e in 2.920 euro + Iva per la versione LX.