Scienza, passione e tradizione: ecco la sfida che FACE lancia alle istituzioni europee.
Ci vogliono un equilibrio di base in materia di deroghe e un approccio flessibile nell’implementare la Direttiva Uccelli se si vogliono salvaguardare le cacce tradizionali, e non solo quelle: è questa la posizione espressa da FACE in occasione dell’apertura della mostra organizzata dall’eurodeputato Remo Sernagiotto (Conservatori e riformisti) presso i locali del parlamento europeo a Bruxelles. Alcune pratiche venatorie hanno dimostrato di essere sostenibili già con la loro sopravvivenza attraverso i secoli, sostiene la federazione delle associazioni venatorie europee. E per difenderle, e per salvaguardare la caccia in generale, gli habitat e la biodiversità, non si può più prescindere da un approccio scientifico al tema.
È anche una questione di identità: come non ha mancato di rilevare Michele Sorrenti, responsabile tecnico dell’ufficio avifauna migratoria della Federcaccia, la passione per la natura e per il rispetto della biodiversità si nutre anche – ancora – della produzione e dell’utilizzo di richiami fatti a mano per la caccia agli acquatici, della cura delle zone che delimitano gli appostamenti fissi e in generale di tutte quelle tradizioni che fanno parte del background culturale di una comunità locale.