Rilevante l’esito della riunione tra FACE e i rappresentanti della commissione Ambiente dell’Unione europea.
C’è uno spiraglio per la caccia in deroga allo storno secondo il calcolo delle piccole quantità. È questo il risultato più importante emerso dall’incontro tra i rappresentanti di FACE e alcuni membri della commissione Ambiente dell’Unione europea. Nel corso della riunione tra Michael O’Briain, Joseph Van der Stegen e Luisa Samarelli da una parte e David Scallan, Roderick Enzerink, Matthieu Boos e Michele Sorrenti dall’altra le istituzioni europee hanno riconosciuto la correttezza dei calcoli proposti e la particolare situazione dei cacciatori italiani, penalizzati rispetto a quasi tutti gli altri Paesi mediterranei. La commissione non ha potuto fare a meno di notare anche che in Italia l’applicazione delle deroghe per danni all’agricoltura è più restrittiva che in altri Stati dell’Unione europea e non ha chiuso la porta alla sua estensione anche a grandi areali, a patto che si dimostri che “la prevenzione del danno è necessaria su ampie zone”.
La commissione Ambiente dell’Unione europea ha inoltre accettato la posizione di FACE sulla tortora: la strada principale da seguire è la messa a punto di un piano per la gestione adattiva del prelievo, finanziato da tutti i Paesi in cui la caccia alla specie sia consentita. L’Europa scriverà poi agli Stati membri per creare dei gruppi di lavoro nazionale con tutti i portatori d’interesse, cacciatori inclusi, per l’eventuale modifica dei Key Concepts sulla migratoria.