In un originalissimo libro di 500 pagine di Rodolfo Grassi e Abele Barbati la storia delle razze in Italia e la nascita e l’attualità della cinofilia moderna con le iscrizioni ai Libri Origini e le vicende di Coppa Europa.
Il titolo è accattivante e in quasi 500 pagine mantiene la promessa di un lungo racconto vero. E’ la storia dell’Enci svelata in maniera originale e mai prima d’ora così, da Abele Barbati, che è stato per quasi 40 anni direttore tecnico, e Rodolfo Grassi, giornalista dell’Ansa prima e per trent’anni del Corriere della Sera, e dal 1980 collaboratore dell’Enci e presidente di Federcaccia Milano e Monza e Brianza.
L’introduzione del presidente Enci Dino Muto è esemplare. “Racconti di vita in cui si legge, come in un coinvolgente mosaico, la voglia di render concreta una passione che si vuol tramandare perché altri possano sentirla propria e donare a quanti seguiranno”.
Lo scritto infatti amalgama la realtà di un’Italia che attraversa avvenimenti drammatici o lieti, unisce storia e costume, sociologia e scienza dell’allevamento. Riporta alla luce personaggi storici che hanno contribuito a render grande la nazione facendola emergere da una realtà politica, economica e culturale che ha avuto tanta importanza nella promozione sociale e politica e nello sviluppo della cinofilia.
E tornano nell’attualità del lettore cinofili illustri non solo nella storia della cinofilia e della pratica venatoria ma anche nella società civile quale fu Emilio Scheibler propugnatore delle razze da caccia e fra gli ideatori della Croce azzurra, Giovanni Pastrone giudice cinofilo, proprietario della Lux film, la società più importante nel mondo negli anni Trenta e che aveva scritturato Alida Valli e tante altre attrici e fra gli sceneggiatori Gabriele D’Annunzio, di cui gli autori riportano alcune poesie inedite sui cani rivelandolo come cinofilo autore fra l’altro degli standard di lavoro dei setter.
Il filo conduttore è la storia d’Italia con tutti i suoi avvenimenti, lieti o drammatici, eroici o contraddittorii. C’è la strage a Milano ordinata da Bava Beccaris che fece sparare su chi chiedeva pane e la storia della tassa sui cani per far soldi da una passione, i cani sui ghiacci del Polo con Amedeo d’Aosta e in trincea a morire con i soldati sul Carso la grave crisi del Ventinove e l’avvento del fascismo che accentuando l’autarchia promosse la formazione di greggi e quindi il rilancio delle razze da pastore.
Sfilano i personaggi e fra loro Giuseppe Solaro, Giulio Colombo e tanti altri fra cui don Rino Dossena e Mario Quadri, e fra loro Enrico Oddo, Alighiero Ammannati e tanti altri che appartengono alla storia delle razze. Uomini eccezionali – ciascuno nel suo tempo e negli avvenimenti di quei giorni e tutti insieme a costruire una vicenda originalissima e scritta con quello stile inconfondibile, fra storia e attualità, cronaca e poesia, di Rodolfo Grassi.
Ed inoltre le tante razze da caccia e da compagnia, da difesa e da guardia, e la storia avvincente di Coppa Europa. Ed insieme a queste i temi di un’attualità spesso drammatica, dalla strage alla Banca dell’agricoltura a Milano, agli altri attentati fra cui quello sull’Italicus e alla stazione di Bologna.
Un libro importante come ha detto Dino Muto all’assemblea ENCI, una pietra miliare nella nostra storia come lo ha definito Gianercole Mentasti, grande giudice cinofilo. Un libro da leggere e conoscere a fondo per entrare, pagina dopo pagina in un mondo meraviglioso di cui la prosa di Rodolfo Grassi ne diventa voce.
Il testo (circa 500 pagine e foto d’epoca), edito dall’ENCI, può essere richiesto alla presidenza in viale Corsica 20, Milano.