Intervistato dal Sole 24 Ore, Pietro Gussalli Beretta analizza le prospettive di Beretta Holding.
Completata l’acquisizione di Ruag Ammotec, tra le prospettive di Beretta Holding c’è l’apertura di una fabbrica di munizioni negli Stati Uniti (valore 60 milioni, e le capitali se la stanno contendendo); lo ha rivelato il presidente Pietro Gussalli Beretta nel corso di un’intervista ad Alberto Grassani del Sole 24 Ore. Le mosse del gruppo s’inseriscono in un progetto ben chiaro, «far crescere e consolidare il polo privato della difesa, un gruppo europeo familiare con origine italiana»; è quello che chiede il mercato, visto che «i principali Paesi – europei e non – oggi premono per avere sui propri territori produzioni della difesa; e noi, dove possibile, intendiamo assecondare queste istanze».
Per Pietro Gussalli Beretta l’acquisizione di Ruag Ammotec, che fa passare i ricavi del gruppo da 958 milioni a 1,5 miliardi di euro e porta a 6.000 i dipendenti, ha un doppio valore: «Entriamo nel settore delle munizioni con un ruolo di leadership europea; e possiamo sviluppare le vendite di Ruag Ammotec [grazie] alla nostra rete globale». Di qui al 2025 Beretta Holding investirà 500 milioni tra ricerca, sviluppo, innovazioni tecnologiche e ampliamenti produttivi; nel medio periodo non sono escluse né nuove acquisizioni né una quotazione alla Borsa di New York: «È un’opzione per il futuro; ma in questo momento non ci stiamo pensando».
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