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Dopo avere equipaggiato la carabina Dpms Panther G II Bull con l’ottica di puntamento (un Leupold Hd5 7-35×56) e un bipiede Harris, è stata fatta la scelta delle munizioni per il test a fuoco: abbiamo impiegato le Fiocchi 150 grani Psp per eseguire la taratura di base e prendere confidenza, poi siamo passati alle Federal Gold Medal (palla Sierra Mk 168 grani) e Fiocchi Exacta (palla Sierra Mk 175 grani)
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Il doppio espulsore della Dpms Panther G II Bull (importata in Italia da Paganini) ha un effetto deciso, con i bossoli proiettati a quattro o cinque metri dal tiratore. Buona la qualità e l’uniformità di resa sul bersaglio di entrambe le munizioni; i prezzi sono ragionevoli, per questo sono da tempo punti di riferimento per i tiratori che utilizzano caricamenti commerciali. La precisione a 100 metri è risultata molto buona, cosa che si poteva facilmente immaginare vista l’elevata qualità di due elementi fondamentali: canna e ottica. Non vanno sottaciute le notevoli possibilità di ricarica di questo calibro, usando sia palle tradizionali sia palle monolitiche quali le Barnes serie M/Le Tactical da 168 grani. Nella ricarica si deve usare la massima attenzione, si raccomanda (come sempre) l’esame di tabelle specifiche per il tipo
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di proiettile utilizzato, tradizionale o monolitico. Le reazioni con le munizioni calibro .308 Winchester provate non sono state esasperate anche se è assente il freno di bocca, tutto sommato inutile (se non vietato) per una carabina concepita per il tiro sportivo in poligono, dal bancone o a terra.