Tra le Dpms Panther di seconda generazione, analizziamo la G II Bull, interessante carabina semiautomatica sportiva tipo Ar, munita di canna pesante da ventiquattro pollici in calibro .308 Winchester
La Dpms Panther G II Bull è caratterizzata dal calcio fisso di tipo tradizionale, in parte cavo al suo interno, e dalla lunga canna che fuoriesce da una leggera astina tubolare in alluminio, al di sotto della quale troviamo l’attacco per il bipiede (tipo Harris), sul quale è montato un passante per la cinghia facilmente asportabile. L’appoggio anteriore è importante, visto che il peso andrebbe a sbilanciare in avanti la carabina durante l’imbracciata; questo perché il componente superiore è lungo 81 centimetri e pesa tre chilogrammi. La forma tonda dell’astina consente l’uso di appoggi di fortuna, di sacchetti di sabbia, dello zaino, e garantisce in ogni situazione la possibilità di trovare una postura di tiro accettabile e non troppo penalizzante per la precisione. L’assetto ottimale della Dpms Panther G II Bull rimane quello di tiro dal bancone o da posizione prona, con l’ausilio di un valido bipiede. L’elemento inferiore – per raffronto – ha un peso di soli 1,2 chilogrammi (senza il caricatore). Upper e lower receiver sono derivati da blocchi forgiati di lega di alluminio 7075 T6, successivamente lavorati e trattati con finitura anodica e teflon coated; non si discostano per dimensioni da un Ar del calibro minore. Anche le predisposizioni per comandi, l’impugnatura a pistola, il buffer tube e i perni sono in standard M4. Secondo il costruttore, piccole ma determinanti migliorie esaltano l’affidabilità dei Dpms II Gen, di seconda generazione: tra queste un nuovo materiale per l’estrattore (non è specificato quale) munito di una molla in elastomero coperta da brevetto, che dovrebbe possedere caratteristiche meccaniche migliori, più resistenza all’usura, agli sbalzi di temperatura e a ogni tipo di solvente. La procedura di smontaggio da campo è identica a quella di una qualsiasi carabina Armalite. Anche il blocchetto porta otturatore è monolitico con gas tower integrale e pipetta rimovibile, e ha ricevuto la cura snellente attuata sugli altri componenti.
Canna pesante da tiro
Sulla testina si nota il raddoppio dell’espulsore, un doppio punzone caricato da piccole molle che riduce gli stress meccanici e dovrebbe annullare le possibilità di mancata espulsione del bossolo, o di un colpo non sparato. La barrel extension risulta più corta, più leggera e più semplice da realizzare; al di sotto si può vedere l’inserto in acciaio lucidato con funzione di rampa di alimentazione. La finestra di espulsione è maggiorata ed è stata ridisegnata la geometria della testina rotante di chiusura per consentire la corretta chiusura nella barrel extension di diametro minore. La canna, lunga 61 cm, reca le scritte relative a calibro e passo di rigatura, e presenta una finitura del vivo di volata (target crown) degna di un’arma match grade, con una profonda corona circolare su raccordo tronco conico a protezione delle righe. Nonostante la lunghezza complessiva, il peso è ragionevole grazie alla calciatura in polimero con l’interno in schiuma espansa e all’astina rigida e sottile che arriva alla presa gas. Su questa è possibile inserire un mirino regolabile e la carabina Dpms Panther G II Bull (importata in Italia da Paganini) può in tal modo essere attrezzata per l’impiego con le mire metalliche; la linea di mira è di circa 50 centimetri, che salgono a 75 se si usa una diottra anteriore inserita sul tubo rigato in prossimità della volata. Il peso dichiarato di 10 libbre è risultato prossimo al peso rilevato su bilancia elettronica. I modelli più compatti si posizionano sui 3,3 chilogrammi, ma non hanno una canna pesante da tiro di tale lunghezza. Marchi e segni distintivi: sul lato sinistro troviamo il logo e l’address line “DPMS – Huntsville, AL, USA”, la scritta relativa la modello “model – LR-GII” e quella “Caliber – Multi”, che indica la possibilità di abbinamento con upper in diversi calibri.