Donald Trump è intervenuto all’assemblea annuale dell’Nra promettendo di sostenere la lobby delle armi.
«Si è sgretolato l’assalto durato otto anni alla libertà garantita dal Secondo Emendamento». Sono le parole con cui Donald Trump, primo presidente in carica dopo Reagan a presentarsi all’assemblea annuale dell’Nra, si è rivolto ai lobbysti delle armi. Segnando, se fosse mai stato necessario, un’altra netta cesura con la presidenza di Barack Obama. «Vogliamo garantire il sacro diritto all’autodifesa a tutti i cittadini», ha continuato Trump.
«Il diritto all’autodifesa è essenziale per la sicurezza. Se si bandiscono le armi, solo i criminali saranno armati». E per l’Nra arrivano parole al miele. «Avete un amico alla Casa Bianca», assicura Mr. President. «In campagna elettorale soltanto un candidato è venuto a parlarvi. Quel candidato è adesso presidente degli Stati Uniti ed è qui. Mi avete sostenuto e ora sosterrò voi», ha promesso il numero uno dell’amministrazione a stelle e strisce. «Lavoreremo con voi e saremo al vostro fianco».