L’europarlamentare Angelo Ciocca (Lega) ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea. A suo parere la Direttiva Armi può essere soggetta a ricorso alla Corte di Giustizia europea.
«Ritengo che questa direttiva sia facilmente impugnabile con un ricorso alla Corte di giustizia europea». È con questa motivazione che Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega Nord, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulla riforma della Direttiva Armi. Con la nuova norma «viene evidentemente a mancare il principio di sussidiarietà verso gli Stati membri», spiega Ciocca. «Nei settori di competenza non esclusiva dell’Unione, la Direttiva interviene solo se gli obiettivi dell’azione non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri». Ma in Italia «le norme sulla detenzione di armi da fuoco sono molto severe ed efficaci». Non solo. C’è anche un problema di rapporti con i Paesi non comunitari. «Le prescrizioni aggiuntive in materia di marcatura non sono contemplate dai trattati internazionali dei Paesi membri», conclude Ciocca. E questo obbligo «penalizzerà sensibilmente gli operatori europei a vantaggio di quelli esteri».