Il Partito Democratico ha presentato due emendamenti in Commissione Giustizia per modificare la norma sulla legittima difesa.
Salvare chi è affetto (momentaneamente?) da turbamento psichico, rifondere le spese legali di chi è assolto. Anche in primo grado. Il Pd, partito di maggioranza relativa nei due rami del Parlamento, ha deciso di intervenire nel dibattito sulla legittima difesa. Presentando due emendamenti al testo base in esame alla Commissione Giustizia della Camera. L’emendamento a firma Franco Fazio chiede di allargare l’esclusione della colpa nei casi in cui ricorra “un turbamento psichico”. E non più un “grave turbamento psichico”. Se approvato, l’emendamento modificherebbe il testo in “la colpa dell’agente è sempre esclusa se l’errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un turbamento psichico ed è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto”. Walter Verini, capogruppo dem in commissione, propone che in caso di archiviazione o di assoluzione anche in primo grado, lo Stato garantisca il rimborso delle spese legali sostenute.
Ma la maggioranza non è omogenea neppure su questa delicata questione. Intervenendo in un dibattito in un liceo barese, Piero Grasso ha affermato di ritenere adeguata la norma in vigore. “Non credo si possa tornare nel Far West, con una pistola nella fondina e così spararsi per strada gli uni con gli altri”. Mentre dagli alfaniani è arrivato un emendamento che di fatto ricalca la proposta di legge presentata dall’Italia dei Valori e appoggiata da due milioni di firme. E in questo caso si esclude l’eccesso colposo della legittima difesa per la salvaguardia dei beni o dell’incolumità. Propria o altrui.
Altre fibrillazioni, stavolta su temi delicati e non su giochi di potere, all’interno della compagine di governo? Che sia fine del 2017 o inizio del 2018, le elezioni politiche incombono.