La custodia delle armi in luogo diverso da quello denunciato è sufficiente a legittimare la revoca del porto d’armi.
Occhio a trasferirle in un’altra abitazione senza darne comunicazione alle autorità: la custodia delle armi in un luogo diverso da quello denunciato può essere di per sé sufficiente a legittimare la revoca del porto d’armi.
Lo ha ribadito il Tar della Sicilia (sentenza 2563/2023) respingendo il ricorso contro quanto la questura di Catania aveva deciso tra fine 2012 e inizio 2013; durante un controllo nell’abitazione del titolare della licenza la polizia aveva infatti notato l’assenza di una delle armi, una carabina 4,5 mm; l’uomo l’aveva trasferita in un’altra abitazione di proprietà «adagiandola sul pavimento, lateralmente a una credenza posta nel vano d’ingresso» dell’appartamento.
L’incauta custodia rafforza la legittimità del provvedimento; ma a giustificarlo sarebbe di per sé stato sufficiente già solo il trasferimento senza denuncia.
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