La polizia ha diffuso il report su criminalità e sicurezza in Italia nel 2022.
Il numero degli omicidi è risalito, ma negli ultimi quindici anni è notevolmente calato: lo rivela il report della Direzione centrale della polizia criminale sulla criminalità e la sicurezza in Italia (alla conferenza stampa di qualche giorno fa sono intervenuti sia Lamberto Giannini sia il suo vice Vittorio Rizzi).
Al 28 dicembre si sono infatti contati 309 omicidi; furono 299 nel 2021 e 283 nel 2020, ma 632 nel 2007 e addirittura 3.012 nel 1990. È dunque vero che l’andamento della curva s’è invertito; ma va considerato che rispetto al biennio precedente il 2022 è stato contrassegnato dalla fine di ogni restrizione sanitaria.
Violenza di genere: l’analisi
Le vittime dei 309 omicidi sono donne in 122 casi (39,5%). La percentuale però quasi raddoppia se si considerano soltanto gli omicidi in ambito familiare o affettivo (100 su 137, ossia il 73%) ed esplode per quelli commessi da partner o ex partner (59 su 65, ossia il 91%). Nel confronto tra 2021 e 2022 (periodo gennaio-ottobre) sono comunque scesi i reati spia di violenza di genere, sia gli atti persecutori o lo stalking (14.464, -10,3%) sia i maltrattamenti in famiglia (19.388, -3,9%); le violenze sessuali (5.128) sono però aumentate del 15,7%. Nello stesso periodo è cresciuto anche il numero dei reati predatori (782.391 furti, +19,7%; 21.037 rapine, +18,2%).
Tra gennaio e novembre sono stati complessivamente commessi 1.994.224 reati, il 3% in più rispetto al 2021 (1.935.309) e addirittura il 13,7% in più rispetto al 2020 (1.753.967) contrassegnato però dai ripetuti lockdown; come per gli omicidi si cala rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-covid, nel quale si registrarono 2.116.136 reati. I crimini informatici (199.782) sono scesi del 15%; più di due terzi delle truffe totali (91.630 su 134.371) sono però state commesse online.
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