Il Commissariato di Crema sta ritirando e distruggendo le armi di chi non ha presentato il certificato medico. Fino ad adesso rottamate cento armi

Un centinaio di armi distrutte nel corso dell’ultima settimana. Il Commissariato di Crema sta ritirando e rottamando le armi possedute dai cittadini che non possiedono i requisiti di legge. E a fine febbraio il numero delle armi rottamate ha raggiunto la tripla cifra. Nello specifico, gli uomini della Polizia amministrativa stanno continuando a ritirare armi e munizioni a carico di chi non è in possesso del certificato medico, previsto per legge dal novembre 2013, o di chi ha deciso di rinunciare alla detenzione. Una volta acquisite della Polizia di Stato, le armi vengono trasportate presso gli uffici militari competenti per la definitiva rottamazione.
I controlli stanno procedendo a tamburo battente. Pertanto il Commissariato ha fatto sapere a coloro che detengono armi e non hanno ancora provveduto alla consegna del certificato di mettersi in regola al più presto. Il certificato è rilasciato dal medico provinciale, dall’ufficiale sanitario o da un medico militare. Il documento attesta che il richiedente non sia affetto da malattie mentali o da patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere. Deve anche risultare che chi detiene armi non assuma sostanze stupefacenti e non abusi di alcol.