La testata milanese ospita il commento di Aldo Grasso sul documentario “La percezione della paura”.
“Ogni tanto il racconto non è all’altezza del tema trattato” e “il viaggio termina con un inutile predicozzo”. Tuttavia “abituarsi alla paura, armarsi contro la paura, è una condizione da raccontare”. Termina così l’articolo di Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, sul documentario “La percezione della paura – Il boom delle armi in Italia”. Grasso cita i dati Eurispes secondo i quali nel Paese ci sono circa 10.000.000 di armi legali e che “almeno quattro milioni di famiglie [sono] in possesso di almeno una pistola”. Nel commento comparso sul Corriere di lunedì si legge che, rispetto al documentario classico, “il viaggio personalizza molto il linguaggio, non si preoccupa dell’armonia dei tempi, segue piuttosto un flusso di sensazioni”. Ma, al di là della resa concreta del documentario, Grasso riconosce che il tema interessi il pubblico e che sia utile e necessario trattarlo.