Unarmi commenta la nascita del Conte bis. L’Unione armigeri oscilla tra preoccupazione e tranquillità e assicura che sorveglierà ogni atto del nuovo governo.
Le dichiarazioni che hanno accompagnato la nascita del Conte bis hanno messo in primo piano “i diritti e le libertà dei cittadini”. Tra questi devono dunque aver cittadinanza anche “il diritto e la libertà di coltivare legalmente le proprie passioni, praticare attività sportiva, tutelare la sicurezza propria e dei propri cari”. A una settimana dal giuramento e a meno di 48 ore dal voto di fiducia, Unarmi si esprime sulla nascita del nuovo governo. E assicura che, pur continuando a dialogare con tutte le forze politiche, si contrapporrà “a qualsiasi distorsione e falsificazione” che porti a definire il mondo delle armi “come un pericolo sociale” e darà battaglia in caso di proposte vessatorie.
Unarmi, già Comitato Direttiva 477, è in bilico tra “la forte preoccupazione” e una certa tranquillità. Si sono saldate, è vero, tre forze politiche che “frequentemente si sono mostrate ostili” al possesso legale di armi. Ma nessuna componente della nuova maggioranza ha – al momento – inserito la questione tra i punti che qualificano il programma del Conte bis.
La nota dell’Unione armigeri si chiude con una promessa e un avvertimento. La promessa: l’associazione veglierà con costanza sull’operato del nuovo governo e ne renderà puntualmente conto “a tutti i detentori di armi”. L’avvertimento: i “quasi 5 milioni di cittadini italiani” coinvolti a qualche titolo nel mondo delle armi – e, si noti, in un’elezione politica possono spostare circa il 16% – sapranno valutare “nelle urne se i loro diritti saranno stati tutelati e valorizzati o invece ulteriormente umiliati”.