La Lav esulta per la condanna a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per un cacciatore di Lodi.
È stato condannato in appello a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per aver ucciso la gatta dei vicini con un colpo di fucile. La pena è sospesa a condizione che sia risarcito il danno, quantificato in 500 euro. Ma la Lav chiede che al cacciatore lodigiano coinvolto nella vicenda sia revocata la licenza di caccia e non siano restituite le armi. La Corte d’Appello di Milano ha dunque ribaltato il verdetto del Tribunale di Lodi che in primo grado aveva assolto l’imputato.
«Si tratta di un tragico esempio di come l’intolleranza nei confronti dei gatti possa tradursi in un reato e di come la detenzione di armi da fuoco, che l’uomo aveva a disposizione perché cacciatore, possa essere estremamente pericolosa anche per l’incolumità pubblica», ha dichiarato all’Askanews Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area animali familiari.