Cinghiale che Passione dicembre 2018 – gennaio 2019 è in edicola dal 17 novembre. Nella rivista dedicata alla caccia al cinghiale si spazia tra biologia, gestione, squadre e attrezzatura tecnica. In primo piano le carabine straight pull, il fucile Benelli Raffaello Be Diamond e, ancora, le munizioni Winchester XP3 e Super X Slug e le monolitiche Hasler.
Il recupero dei cinghiali feriti è cruciale per innumerevoli motivi: – etici, certo, ma anche economici e di sicurezza: l’articolo di Ivano Confortini, che apre Cinghiale che Passione dicembre 2018 – gennaio 2019, delinea questa pratica e la figura del recuperatore. Chi si dedica al recupero dei cinghiali feriti agisce in favore della collettività, non del singolo cacciatore che ha causato il ferimento.
La rivista, in edicola dal 17 novembre 2018, prosegue poi con l’approfondimento di Samuele Tofani sulla Direttiva Armi, e con i racconti di Luca Bogarelli e Vincenzo Frascino. Si oscilla in un duplice viaggio tra Calabria e Ungheria.
Ancora una volta, sono due le squadre sotto la lente di Natale Francioso e Roberto Mazzoni della Stella. L’uno ha incontrato i cinghialai della campana Peliero–Spizio, l’altro i rappresentanti della toscana La Canizza.
La biologia e la gestione sono appannaggio di Stefano Mattioli. Quali sono i motivi del deciso incremento dei cinghiali in Europa? Tra ripopolamenti, immissioni e foraggiamenti artificiali, emergono anche cause di crescita più indirette.
È invece dedicata alla braccata – anzi, al periodo migliore per la braccata -, la riflessione di Franco Perco. È infatti da discutere se il periodo migliore per cacciare una specie debba essere scelto soprattutto in base alle tradizioni o alla biologia della specie.
Armi, ottiche e munizioni su Cinghiale che Passione dicembre 2018 – gennaio 2019
La parte tecnica di Cinghiale che Passione dicembre 2018 – gennaio 2019 è oltremodo ricca. Si parte con l’articolo di Matteo Brogi sulle carabine a ripetizione lineare presenti sul mercato. Negli ultimi anni infatti le straight pull sono diventate molto popolari, tanto da essere designate come fenomeno del momento.
L’arma liscia testata da Simone Bertini è invece il Benelli Raffaello Be Diamond calibro 12, che vanta caratteristiche particolarmente innovative.
Doppio anche l’appuntamento con le ottiche e le munizioni. Matteo Brogi presenta i punti rossi Shield Sights SMS 65-1 e Geco MultiDot. Simone Bertini e Vittorio Taveggia si dividono invece il capitolo cartucce. Da una parte le novità Winchester, XP3 e Super X Slug; dall’altra le monolitiche Hasler. Chi invece preferisce le munizioni ricaricate non ha che da leggere le note di Marco Della Mea sulle basi del fai-da-te.
Di cultura, cani e gastronomia
La rivista si completa con la tripartizione cultura – cinofilia – cucina. Sandra Salvato ci proietta nella Foresta nera con la recensione de “Il Cacciatore Gracco”, graphic novel di Martoz ispirata a Kafka. Bicipite la cinofilia. Ai cani delle Hawaii raccontati da Rossella Di Palma fa eco Alessandro Arteconi con i suoi appunti di veterinaria: sotto la lente del microscopio finisce la parvovirosi. E, per chiudere, il tegame del cacciatore nella ricetta di Lucia Antonelli: il cinghiale può essere cucinato insieme a tordo, beccaccia, fagianella.
Irrinunciabile infine lo spazio per l’attualità, le foto dei lettori, le news sulle ultime novità di mercato, la rassegna comparativa stavolta dedicata ai visori notturni e le più emozionanti immagini venatorie.
Buona lettura dallo staff di Cinghiale che Passione.