I ministri dell’Interno e della Difesa del governo Meloni sono Matteo Piantedosi e Guido Crosetto.
Un prefetto e un politico che sembrava aver intrapreso una strada diversa (ma si sapeva che la neopresidente del consiglio di lui non avrebbe mai fatto a meno): sono Matteo Piantedosi e Guido Crosetto i ministri dell’Interno e della Difesa del governo Meloni entrato in carica col giuramento di stamani.
Dopo il mandato da prefetto di Roma, Matteo Piantedosi (Napoli, 1963) torna al Viminale dove fu capo di gabinetto sia con Matteo Salvini sia con Luciana Lamorgese dal 2018 al 2020. La sua storia professionale è quella tipica di un funzionario d’altissimo profilo, dall’amministrazione al vertice del ministero.
Decisamente diversa è invece quella di Guido Crosetto (Cuneo, 1963), che torna al ministero in cui fu sottosegretario (ministro era Ignazio la Russa) nel quarto governo Berlusconi. Negli ultimi anni ha ricoperto la carica di presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Confindustria) e di Orizzonte sistemi navali (Fincantieri-Leonardo); ma è un politico puro, dai primi passi nella Dc con Giovanni Goria alla fondazione di Fratelli d’Italia passando per Forza Italia e il Pdl.
Interno e Difesa sono ministeri cruciali per i tiratori e gli appassionati d’armi. Il ministero dell’Interno sovrintende al rilascio delle licenze di pubblica sicurezza e definisce l’indirizzo amministrativo sul porto d’armi; tra le altre funzioni, il ministero della Difesa vigila sull’Uits.
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