Fratelli d’Italia reagisce subito alla sentenza della Corte costituzionale che ha cassato la legge regionale del Veneto sulle sanzioni a chi si rende protagonista di disturbo venatorio.
Sergio Berlato lo aveva reso noto: Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge che punisce chi si rende protagonista di disturbo venatorio. Il ddl, il cui testo non è ancora disponibile, è stato presentato alla Camera da Maria Cristina Caretta, presidente nazionale Confavi. Il partito ha deciso di procedere in questo senso dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale del Veneto. Se il problema è rappresentato dalla potestà esclusiva dello Stato centrale in materia, è l’evidente riflessione di Fratelli d’Italia, agiamo a quel livello.
In ballo, commenta la Caretta, c’è il principio secondo cui «in uno Stato di diritto nessuno può opporsi o ostacolare attività lecite». Anche perché per esercitarle gli «onesti cittadini pagano ingenti tasse di concessione governative e regionali». La parola d’ordine è «tolleranza zero» verso le «sparute minoranze di animalisti» che, con aggressioni «verbali o fisiche», vorrebbero imporre agli altri «le loro convinzioni integraliste».