La Commissione statale preposta a valutare le modifiche sulle leggi venatorie ha fornito il primo parere favorevole all’utilizzo a caccia della carabine semiautomatiche
Caccia e carabine semiautomatiche: in Pennsylvania (forse) si potrà, andando ad abolire un divieto che ha radici antiche. La Commissione statale preposta ha fornito il primo parere favorevole all’uso di carabine semiautomatiche per selvaggina grande e piccola, compresi gli animali da pelliccia.
A differenza che con le carabine, la caccia coi fucili semiautomatici è già legale in Pennsylvania. Quantomeno per la piccola selvaggina e per gli acquatici.
Con piccola selvaggina, la Commissione intende lepri, fagiani, scoiattoli e grouse. Ma è soprattutto sulla grande selvaggina (alce, cervo, orso) che si fanno i giochi. Senza dimenticare i vari coyote, procione, volpe, lince rossa, moffetta, opossum e donnola.
Carabine semiautomatiche, sicurezza e gestione del cervo
Storicamente l’opposizione all’utilizzo venatorio delle carabine semiautomatiche nasce da due questioni: la gestione faunistica del cervo e la sicurezza a caccia.
Chi contesta l’apertura della Commissione considera le carabine semiautomatiche più impattanti sulle popolazioni di cervo. E meno sicure per chi va a caccia. In ogni caso, la Commissione ha ordinato uno studio sull’impatto sulla sicurezza a caccia negli altri 49 Stati in cui è permesso l’uso delle carabine semiautomatiche. E non ha rilevato alcun dato preoccupante.
Il voto finale è previsto nella seduta del 27 e 28 marzo 2017. Il tentativo di legalizzare le carabine semiauto di pone in linea con una serie di liberalizzazioni precedenti. Ultima quella del 2009 sull’utilizzo venatorio della balestra. Ma in verità la proposta di legge in esame non si limita ad aprire alle semiautomatiche. Lo Stato della Pennsylvania sta anche valutando se concedere il permesso di cacciare piccola selvaggina e animali da pelliccia con fucili ad aria compressa.