Canada vieta 179 armi semiautomatiche

Canada vieta 179 armi semiautomatiche
© Gabrieuskall / shutterstock

Il Canada mette fuori legge 179 armi semiautomatiche a fuoco rapido, cosiddette d’assalto.

Chissà se in Canada qualcuno ha riconsiderato l’offerta di Donald Trump, che puntava (punta?) all’annessione: alla vigilia della sostituzione di Justin Trudeau con Mark Carney come capo del governo, la ministra Rachel Bendayan, che alla delega alle lingue ufficiali associa anche quella alla sicurezza pubblica, ha infatti messo al bando 179 armi semiautomatiche a fuoco rapido cosiddette d’assalto, caratterizzate dal design tattico-militare e dal caricatore ampio, non adatte né alla caccia né al tiro sportivo. È il terzo divieto dopo quelli del maggio 2000, che mise fuori legge più di 1.500 armi, e dello scorso dicembre (324).

Le deroghe decadranno definitivamente il 1° marzo 2026, data entro la quale sia i possessori sia le aziende si saranno dovuti mettere in regola; a loro, all’interno dell’Assault-style firearms compensation program, il governo riconoscerà un indennizzo.

«Le armi da fuoco progettate per il campo di battaglia non hanno posto nelle nostre comunità o nelle nostre strade» ha commentato Rachel Bendayan. «Proibendo ulteriori armi d’assalto, stiamo compiendo un altro passo decisivo per proteggere i canadesi dall’impatto devastante della violenza armata».

Inoltre, dal 4 aprile il governo canadese ritirerà la licenza sia a chi abbia ricevuto una condanna per aver usato, minacciato o tentato violenza contro il partner o un familiare, sia a chi risulti solo sospettato (anche di stalking) «sulla base di motivi ragionevoli». A questi provvedimenti s’associa infine la sospensione della licenza per trenta giorni qualora, in attesa di verifiche, si ritenga che sia venuta meno l’idoneità del titolare.

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