Nel corso dell’informativa sugli scontri tra forze dell’ordine e studenti, la ministra dell’Interno ha avuto modo di esprimersi sull’introduzione delle bodycam per la polizia.
Le bodycam per la polizia e i carabinieri saranno presto in uso durante le operazioni di ordine pubblico. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese intervenuta al Senato per l’informativa sugli scontri tra forze dell’ordine e studenti. Queste videocamere indossabili, il cui utilizzo il capo della polizia ha disciplinato una ventina di giorni fa con una circolare, servono a garantire «la trasparenza dell’attività [delle forze dell’ordine] e a ricostruire l’esatto andamento dei fatti». Per Lamorgese si tratta di strumenti «destinati a rinsaldare i sentimenti di vicinanza e affetto tra i cittadini e le forze di polizia». Il garante della privacy ha già definito le procedure per l’attivazione delle bodycam e le regole per la registrazione e la conservazione delle immagini.
È la Lega l’unico gruppo parlamentare a essersi espresso sulle bodycam nel corso della discussione. Per la senatrice Marzia Casolati «facilitano i compiti» delle forze dell’ordine, al pari del taser. Al momento il governo ha deciso di distribuire 949 bodycam, 700 ai quindici reparti mobili di polizia e 249 ai carabinieri.
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