La carabina bolt action Bergara B-14R Trainer Steel è un vero strumento di precisione nel calibro smallbore .22 Long rifle. Un’interessante novità 2020, per grandi prestazioni e costi contenuti
Se viene osservata dal lato sinistro, la Bergara B-14R Trainer Steel – presentata pochi mesi fa allo Shot Show 2020 di Las Vegas – potrebbe essere scambiata per un .308 Winchester con canna da 18” di tipo “urban sniper”: calciatura in sintetico regolabile, finitura superficiale tattica, costruzione in acciaio con canna di grande diametro e peso sui quattro chilogrammi, caricatore full size asportabile. Guardandola dal lato opposto, si capisce che la finestra di espulsione del bossolo è troppo corta e non potrebbe mai ospitare un calibro medio a percussione centrale. Quando togliamo il grosso caricatore si vede chiaramente l’espediente usato per non essere costretti a riprogettare da zero tutta l’impronta inferiore dell’azione: solo una porzione del magazzino è adattata per contenere dieci colpi calibro .22 Long rifle. Con gli attuali modelli Hunting Match Rifle, Bergara torna ad un approccio tecnico in linea con la tradizione: azione aperta di sezione tubolare che copia le dimensioni della diffusa Remington serie 700, chiusura a doppio tenone mediano contrapposto, studiato per questo specifico calibro. La porzione anteriore ai tenoni è piatta, con due ampie fresature di guida; ai lati del recesso per il fondello della piccola cartuccia troviamo un doppio estrattore, che ha dimostrato un funzionamento impeccabile anche se il riarmo avviene con un movimento rapido. Caratteristiche di contorno della Bergara B-14R Trainer Steel (importa Ra Sport): la manetta dell’otturatore ridisegnata, di tipo tattico; un bel caricatore monofilare in polimero, facilmente smontabile a mano, con relativa leva di sgancio maggiorata e una pratica leva di disimpegno dell’otturatore posta sul lato sinistro dell’azione.
Canna e calciatura della Bergara B-14R Trainer Steel
Il vero “plus” della meccanica sta nella qualità della canna Bergara, ricavata per bottonatura dopo il procedimento di foratura profonda e rifinita a specchio, con tolleranze di pochi millesimi di millimetro sull’intera lunghezza. Il profilo è praticamente cilindrico, di grande diametro fino a un centimetro dal vivo di volata – dove troviamo un filetto standard Unef da mezzo pollice che piacerà a chi può usare il riduttore di suono – da noi vietato. Il calcio riprende quello della sorella Hmr, definito “ibrido” in quanto, al di sotto della struttura in composito, abbiamo un vero e proprio telaio in allumino (7075 T6) lavorato su macchine a controllo numerico, che si estende da alcuni centimetri prima dell’impugnatura a pistola e prosegue fino alla fine dell’astina. Anche il riempimento del caricatore è molto agevole, la molla ha un carico modesto e s’inseriscono senza sforzo anche le ultime cartucce. Le sue dimensioni esterne (pari a quello del .308 Winchester) facilitano molto le operazioni. Sul lato sinistro dell’azione abbiamo il tasto arcuato basculante che serve per rimuovere l’otturatore dalla sua sede di scorrimento; sulla destra il leveraggio della sicura manuale, a due posizioni. Il blocco fra calcio e azione è assicurato da due viti, sulle quali si interviene con una chiave allen da 4 mm: la coppia di serraggio consigliata è di 7 Nm. Il calcio presenta una doppia possibilità di regolazione. La porzione appoggia guancia scorre in altezza su una doppia guida in acciaio, dopo avere allentato la manopola situata sul lato destro; la lunghezza va invece regolata dopo avere svitato lo spesso calciolo in gomma morbida, togliendo o aggiungendo i vari spessori forniti. Sono presenti – su entrambi i lati – agganci di tipo rapido per la cinghia tattica, e gli agganci per le magliette o per ancorare un bipiede tipo Harris. La colorazione, in grigio chiaro con puntini irregolari di colore nero, è di design attuale e ben realizzata. Per sapere come spara, non perdetevi il video della prova a fuoco.