Replica del fucile d’assalto adottato da numerosi eserciti nel mondo (tra questi il nostro Nono Col Moschin), la versione Beretta ARX-160 calibro 22LR è un “animale” da poligono, dove offre una resa sorprendente e la possibilità di sbizzarrirsi con gli accessori. Se solo il caricatore potesse contenere più di 5 colpi…
In tempi duri come gli attuali per il portafoglio delle famiglie, anche andare in poligono per bucare qualche sagoma di carta può diventare un’abitudine da dover diradare nel tempo. Una via per ridurre i costi delle sedute al tiro a segno è il calibro .22, le cui cartucce hanno prezzi molto contenuti, così come le armi che le impiegano, per le quali – in genere – non sono richieste caratteristiche costruttive costose.
All’estero il calibro rimfire ha una diffusione molto maggiore che in Italia, ma anche da noi ultimamente stanno arrivando nelle vetrine delle armerie alcuni prodotti interessanti, come quelli realizzati dalla tedesca GSG e quelle dell’italiana Chiappa Firearms che riprendono le fattezze di modelli celebri come l’M4 o la M9.
In gergo, molti tiratori le definiscono “giocattoli”, con un’aria di sufficienza, perché, seppur a ragione, considerano “piccolo” il .22 rispetto a calibri più potenti. Non siamo però d’accordo: anche se in un calibro minore, fucili e pistole rimfire sono sempre armi, e richiedono tutte le accortezze legate alla sicurezza previste per le armi da fuoco; non vorremmo mai che considerarle “giocattoli” possa indurre a qualche omissione in termini di sicurezza, con i rischi che ne conseguono.
Fine del sermone sulla sicurezza. L’ultima arrivata nel panorama delle calibro .22, è l’ARX 160 .22LR, e porta sul fusto due nomi illustri: uno non ha certo bisogno di presentazioni – Beretta –, l’altro, Umarex, è tedesco ed è conosciuto soprattutto dagli amanti dell’aria compressa. Infatti, i due marchi hanno già collaborato in passato nella realizzazione di versioni a CO2 di armi celebri del brand gardonese come la 98, la Px4, e la carabina Cx4.
L’ultima nata di Beretta è una replica fedele del fucile d’assalto ARX-160 camerato per il calibro Nato 5,56×45 mm, sviluppato e prodotto dall’azienda gardonese per il complesso sistema Soldato Futuro in corso di sviluppo per l’Esercito italiano di cui costituisce il sistema letalità, ovvero l’arma d’assalto.
Come il fratello maggiore
La versione in .22 riprende fedelmente quella nel calibro maggiore, fin nei dettagli: è una caratterista non di poco conto se consideriamo che arriva in armeria a un prezzo di 599 euro. Per esempio, la prima caratteristica che balza all’occhio è la presenza di scine Picatinny Mil-std 1913 su tutti e quattro i lati del fusto polimerico; è possibile quindi sbizzarrirsi con gli accessori per personalizzare e rendere unico il proprio ARX-160: ottiche, torce, laser, e impugnature verticali. Una volta impugnato, si rimane sorpresi per la leggerezza dell’ARX-160 che pesa circa 2,6 kg, valore contenuto ottenuto grazie all’impiego dei polimeri per il fusto.
Altra sorpresa: spostare dal lato destro al sinistro la levetta di armamento è un’operazione semplice e rapida: in questo modo anche i tiratori mancini potranno agevolmente utilizzare il fucile Beretta. Con l’avvertenza, però, che l’espulsione del bossolo avviene sempre sul lato destro visto che estrattore ed espulsore sono fissi, a differenza del fucile d’assalto da cui deriva. Altra differenza con il fucile in calibro 5,56×45 mm è il funzionamento. Con una cartuccia tranquilla come la .22, non era necessario, infatti, mutuare il complesso sistema a presa di gas con pistone a corsa corta, ma ci si è affidati a un molto più semplice e classica chiusura labile. Restano immutati, invece, la leva della sicura, selezionabile su due posizioni (Fuoco e Sicura), così come il pulsante di sgancio del caricatore su entrambi i lati.
Nel dettaglio, sul lato destro troviamo un pulsante rettangolare di dimensioni generose, mentre su quello sinistro, abbiamo il pulsante è incernierato come sul modello militare; sopra entrambi i pulsanti troviamo un’aletta in plastica che mette al sicuro da azionamenti accidentali. A proposito di caricatore: la versione disponibile in Italia ne ha uno di dimensioni uguali a quello dell’ARX-160, ma in grado di contenere solo 5 colpi, quantità che costringe a ricaricare spesso interrompendo il tiro; visto che è saltata la limitazione relativa alla capacità dei caricatori, si potrebbe pensare in futuro a un caricatore di almeno 15 o 20 colpi per prolungare la durata delle sessioni di tiro.
Mire flip-up e calcio allungabile
Tacca di mira e mirino sono in grado di assorbire gli urti, perché sono sorretti da una molla. Per quando si monta un’ottica o durante il trasporto, le mire si possono abbattere, spingendo in avanti la tacca e indietro il mirino, e bloccandoli spostando lateralmente il fermo. Inoltre, la tacca è regolabile su tre distanze – 10, 25, e 50 metri – con la possibilità di scegliere tra due diversi diametri del foro: 2,8 e 3,5 mm (a 50 metri è disponibile solo il più piccolo). Particolarmente riuscito è anche il calcio allungabile su tre posizioni, in modo da consentire ai tiratori di ogni taglia di trovare la migliore posizione di tiro; per allungare o accorciare il calcio basta premere la leva posta nella parte inferiore del calcio.
La parte in gomma del calciolo è davvero ridotta, ma il rinculo di questo fucile è contenutissimo, e non si avverte certo l’esigenza di uno strato maggiore a protezione della spalla. Naturalmente, il calcio è anche collassabile: basta premere i pulsante semicircolare posto sul lato sinistro, all’attaccatura del calcio al fusto, per ottenere un’arma dalla lunghezza molto contenuta.
Ultimo dettaglio interessante che segnalo è il rompifiamma: con questo calibro non sarebbe necessario, ma il modello originale lo monta e sarebbe stato davvero un peccato non inserirlo anche nella versione rimfire.
La prova a fuoco
Abbiamo provato il Beretta ARX-160 con munizioni Fiocchi Maxac 22LR con palla da 40 grani, traendone molta soddisfazione. Il calcio del fucile è ben realizzato: consente di assumere una posizione molto naturale al tiro e di prendere agevolmente la mira.
La precisione che già s’intravvedeva nel tiro senza appoggio, è emersa chiaramente in quello con appoggio: a 25 metri l’arma è in grado di realizzare rosate molto ridotte.
L’imbracciata è molto veloce e istintiva: l’ideale per chi si affaccia al mondo del tiro. Alla fine ci sarebbe piaciuto prolungare ulteriormente la sessione in poligono, e crediamo che questo sia uno dei giudizi migliori che si possano dare a un’arma.
Il modello originario
Il fucile d’assalto ARX-160 in calibro 5,56 Nato fu presentato nel 2009, dopo un investimento di 4 milioni di euro cui partecipò anche il ministero della Difesa (oltre 500mila furono le cartucce sparate nei test). Alla fine del 2010 è avvenuta la consegna al nostro esercito dei primi 1800 esemplari della versione A1, cioè con alcune migliorie: il deflettore dei bossoli posto nella parte posteriore delle due finestre di espulsione, il diverso disegno della zigrinatura dell’impugnatura, il mirino completamente regolabile, il supporto anteriore della canna di materiale ceramico, e una leva di regolazione del calcio più robusta. In seguito l’ARX-160 è stato adattato anche al calibro ex sovietico 7,62×39 mm, più facilmente reperibile negli attuali teatri operativi africani, mediorientali e asiatici, e all’impiego dei caricatori metallici ricurvi del fucile Kalashnikov AKM. Beretta consente di acquistare l’arma già camerata di fabbrica in 7,62×39 mm, ma dall’inizio del 2012 ha dato il via alla produzione e alla distribuzione di un kit di conversione per gli ARX-160 già esistenti. La conversione è effettuabile in armeria, e sul campo. L’ARX-160 in calibro 7,62×39 mm è identico alla versione standard in cal. 5,56 mm, con alcune componenti fondamentali intercambiabili. Alla scorsa fiera Dsei 2013 a Londra, Beretta Defense Technologies ha presentato l’ultima versione dell’Arx 160, l’A3 che è proposta in quattro lunghezze di canna, 9,5; 11; 14; 16 pollici. Le prime tre sono disponibili soltanto in calibro 5,56×45 (.223 Remington), mentre la versione con canna più lunga è anche in 7,62×39. Tutte e quattro le versioni hanno caricatore da 30 colpi. A eccezione della versione con canna di 9,5 pollici, le altre tre versioni sono dotate di una valvola per la regolazione dei gas per l’installazione del silenziatore. Il peso varia dai 3.100 grammi, circa, della versione con canna lunga 9,5 pollici, ai 3.500 circa della versione con canna più lunga.
Beretta ARX-160 calibro 22LR
Produttore: Beretta, www.beretta.it
Modello: ARX-160
Calibro: .22LR
Tipo: carabina semiautomatica
Funzionamento: semiautomatico a chiusura labile
Caricatore: monofilare da 5 colpi
Canna: 380 mm
Scatto: diretto (peso tra 2,5 e 3,5 kg)
Sicura: a leva ambidestra
Mire: tacca di mira e mirino flip-up (regolabile in altezza ed elevazione)
Materiali: fusto in polimeri; otturatore e canna in acciaio; calciatura in polimero
Peso: 2.650 grammi
testo e foto di Gianluigi Guiotto