Ha tagliato un traguardo importante l’azienda urbinate, nata nel 1967. Sabato 8 luglio il presidente Luigi Moretti e lo staff direttivo al completo hanno voluto festeggiare con tutti i dipendenti l’importante anniversario invitando tutti i dipendenti con le famiglie alla tradizionale cena dedicata alle premiazioni del Trofeo Benelli, cui hanno partecipato un migliaio di persone.
Prima della cena, Luigi Moretti, al vertice dell’azienda da 33 anni, ha ricevuto dal sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, e dalla presidentessa del consiglio comunale, Elisabetta Foschi, la cittadinanza ad honorem, per aver saputo abbinare “l’innovazione tecnologica e l’alta qualità della produzione manifatturiera con la sincera attenzione alla promozione della cultura, la conservazione del patrimonio artistico e la sensibilità per il sociale”. Gambini ha riconosciuto l’importanza di Benelli e il valore che l’azienda dona alla sua città: “Benelli, pur essendo un’azienda privata, è un bene di tutti noi, per la ricchezza e il valore che porta al territorio e ai suoi abitanti”.
Durante la cena, che ha visto la presenza di Emanuela Folliero in qualità di presentatrice, sono stati consegnati i premi del Trofeo Benelli, cui hanno partecipato i dipendenti dell’azienda. E non è mancato un momento dedicato al buonumore con la presenza di Maurizio Lastrico, comico genovese lanciato dal programma televisivo Zelig.
Convegno sull’arte e la bellezza
Nel pomeriggio di sabato, la dirigenza Benelli con le autorità e la stampa hanno assistito al convegno dal titolo “50 anni nello stile distintivo Benelli” con relatori di spicco come il critico d’arte Philippe Daverio, il semiologo Paolo Fabbri, l’architetto Marco Gaudenzi (il designer dei fucili Benelli), Gastone Bertozzini, a capo di Tvs (azienda leader nella produzione di pentole in alluminio rivestito con materiale antiaderente), e la giornalista di moda Lucia Serlenga.
Durante l’incontro, gli esperti hanno approfondito il concetto di arte e di bellezza, e di come possa declinarsi nella produzione di fucili, come avviene da sempre in Benelli. Daverio, tra l’altro, ha discettato sul concetto di design e della sua declinazione in oggetti a disposizione di tutti, un passaggio che deve molto alla presenza di prototipisti in gamba.
Un libro per tutti
Al termine della piacevole serata a tutti gli invitati è stato consegnato il volume di Mauro Milli che racconta i 50 anni di Benelli, al cui successo nel mondo (il 95% della produzione è rivolta all’estero) contribuiscono ogni giorno le oltre 300 persone che oggi lavorano con passione nell’azienda urbinate.
Come si legge nella prefazione dell’autore: “Credo che in parte il merito dello sviluppo e del ruolo di prestigio che oggi la Benelli ha raggiunto sia da riconoscere a tutti quei dipendenti che nei lunghi anni, trascorsi tra mille difficoltà, hanno dimostrato un attaccamento e una dedizione al lavoro encomiabili. Certo che, a fine anni 60, quando ci si recava al Banco di prova con un centinaio di fucili in un furgone blu, nessuno avrebbe lontanamente immaginato che dopo 50 anni sarebbero usciti dallo stabilimento di Urbino quasi 4.000.000 di armi“.
Appuntamento in edicola
Nel numero di Armi Magazine di agosto, in edicola dal prossimo 20 luglio, troverete un servizio dedicato alla storia e ai modelli di maggior successo di Benelli.