La consueta architettura della carabina semiautomatica a canna rigata di Benelli viene oggi declinata in un allestimento da fuoriserie. La carcassa incisa e i legni selezionati della Benelli Endurance Best Limited Edition arricchiscono un allestimento già apprezzato per le sue doti meccaniche
A quasi vent’anni dal lancio della Argo, cui il progetto Endurance si ispira senza però mutuarne il nome, Benelli ha lanciato una nuova versione della sua rinomata carabina a ripetizione semiautomatica. Affermatasi come uno dei pochi standard di riferimento per i cinghialai che prediligono la rapidità, declinata in un ampio ventaglio di versioni dalle caratteristiche sempre più specialistiche, in questo caso s’arricchisce di contenuti che ne impreziosiscono l’estetica.
Davvero una fuoriserie
Come ogni edizione limitata di Benelli, anche la nuova proposta racchiude il meglio della tecnologia sviluppata dal produttore urbinate, associandola a una veste raffinata. Due sono gli elementi di discontinuità con la produzione corrente: la carcassa, incisa, e i legni di calcio e astina, in noce europeo scelto. Per quanto riguarda la carcassa, realizzata in alluminio, spiccano sui fianchi due scene dinamiche di contesto venatorio. A sinistra a soggetto cinghiale, a destra una complessa ambientazione boschiva in cui svettano alcuni cervi. L’energia che trasmette il suide, selvatico cui l’arma è dedicata, associata all’eleganza del più grande cervide presente sul territorio nazionale. A completamento è presente un contorno di foglie di quercia.
Le incisioni sono realizzata per rullatura e successivamente finite a mano dalla Bottega di Cesare Giovanelli, che con Benelli ha attivato da anni un percorso artistico volto a impreziosire la sua produzione più raffinata. I due soggetti primari svettano sulla nichelatura, insieme ad alcuni dettagli secondari, per una piacevole finitura elettrodepositata in oro. Il materiale nobile è usato anche per porre in evidenza il grilletto. Nella parte inferiore della carcassa sono riportate la paternità dell’incisione – genericamente attribuita alla Bottega – e il numero dell’esemplare sul totale dei 300 dedicati a ciascuno dei calibri pensati per questa fuoriserie: ai classici .30” (.308 Winchester, .30-06 Springfield e .300 Winchester Magnum) si affiancano il 9,3×62 e il 7×64 Brenneke, quest’ultimo destinato al mercato francese. Mille e cinquecento esemplari in tutto, quindi, per stuzzicare la fantasia della platea di cacciatori votati al bello. Il calcio in noce europeo, di grado 4, ben s’associa con le sue venature ai componenti meccanici e alla nobiltà delle finiture. Il trattamento a olio dei legni porta inoltre questa variazione sul tema Endurance nell’alveo delle armi che, se pure non possono essere classificate come fini, sono definite da una raffinatezza fuori dal comune. Nella confezione è presente uno scudetto in argento che l’acquirente può personalizzare con un’incisione e applicare alla coccia.
La svolta
Endurance rappresenta il terzo livello e il punto di svolta del progetto Argo, che vede la luce nel 2002 e viene migliorato nel 2012. Della seconda serie fanno parte gli Argo E, dove E sta per l’appunto per Endurance. Con il 2019 scompare il nome Argo – per inciso acronimo di Auto regulating gas operated – per lasciare spazio alla sola parola inglese che insiste sul concetto di resistenza e affidabilità associato a quest’arma. Argo E sopravvive a catalogo grazie a una serie di allestimenti speciali: Pro, Wood, Fluted, Compact Black, Camo Apg, Battue, Comfortech, Amazonia Green; è presente anche un allestimento Limited Edition inciso con i medesimi soggetti dell’arma in esame (cambiano però i disegni). Tra Argo E ed Endurance sono cambiate alcune cose a livello meccanico anche se la miglioria più evidente è l’applicazione della finitura Best (Benelli Surface Treatment) su canna, fodero a essa solidale, stelo del meccanismo della presa-gas (componente quanto mai soggetto ai fenomeni corrosivi attivati dai gas spillati dalla canna per attivare la ripetizione) e pistone. Best è una finitura superficiale che fornisce eccellenti caratteristiche meccaniche di resistenza alla corrosione e all’abrasione. Non è quindi un caso che sia stata sviluppata in un settore dove le sollecitazioni sono particolarmente elevate, come nel caso di quello armiero.
Alle caratteristiche già evidenziate s’aggiunge una significativa riduzione degli attriti tra le parti in movimento. Il nuovo trattamento – brevettato – è frutto di uno studio realizzato interamente all’interno dell’azienda ed è il culmine di uno processo che ha richiesto oltre sette anni di ricerca e sviluppo. Il processo di deposizione si effettua nello stabilimento di Urbino in un impianto che fa uso della tecnologia ad alto vuoto e delle proprietà catalitiche del plasma, che permettono il verificarsi di reazioni chimiche altrimenti impossibili alle basse temperature necessarie per preservare le caratteristiche meccaniche della canna criogenica. Una sezione dell’impianto fa uso di sorgenti ioniche allo stato solido di ultima generazione al fine di deporre strati compatti e privi dei difetti caratteristici di altre tecnologie in uso. Un’altra sezione utilizza una sorgente di plasma a radiofrequenza in grado di dissociare i precursori gassosi che vengono introdotti in camera, in modo da creare le condizioni per la loro deposizione.
Il processo impiega un precursore liquido, detto diamantoide e coperto da segreto industriale, che viene vaporizzato prima di entrare in camera; questo precursore è la chiave per realizzare uno strato esterno che ha caratteristiche simili al diamante, in quanto contiene catene di idrocarburi in cui il carbonio forma legami caratteristici per l’appunto del diamante. Lo strato depositato, spesso pochi micron, è formato da un reticolo di carbonio e idrogeno, ha microstruttura amorfa, è chimicamente inerte e molto duro, mentre il substrato in acciaio ha microstruttura cristallina, è chimicamente reattivo e relativamente tenero. Il rivestimento applicato direttamente sull’acciaio ha una bassa adesione, a causa della scarsa affinità chimico-fisica col substrato: per questo motivo è necessario uno strato intermedio con caratteristiche che gradualmente si trasformano da metalliche a intermetalliche. Oltre alla preparazione della base su cui applicare la finitura, risulta fondamentale ottimizzare il sistema di saldatura, non più la saldo-brasatura utilizzata negli anni scorsi ma una saldatura di ultima generazione al laser.
Stretta parentela
La Limited Edition è la prima declinazione dell’Endurance Best lanciato nel 2019, in quel caso fornito di una moderna calciatura in polimero nero. L’impiego del legno non ha impedito ai progettisti Benelli di adottare il sistema di riduzione del rinculo Progressive Comfort. Grazie alla sua conformazione può essere ospitato anche all’interno delle calciature più tradizionali. In poliuretano è invece realizzato il nasello; una versione più alta facilita l’allineamento dell’occhio con l’eventuale ottica montata. Questa caratteristica, oltre alla possibilità di variare piega e deviazione (a destra e a sinistra) e di allungare la Lop da 365 a 380 mm utilizzando un calciolo più spesso, opzionale, concorre alla modularità del progetto. Sulla pistola e sull’astina è presente la zigrinatura Wood Touch, che ricorda l’elemento grafico del logo Benelli. In termini di meccanica, anche questa versione dell’Endurance conserva il sistema di funzionamento a recupero di gas, marchio di fabbrica delle semiautomatiche a canna rigata del produttore urbinate. Il gruppo presa di gas presenta un pistone a corsa breve posto sotto alla canna in prossimità della camera di cartuccia.
La sua vicinanza alla camera – quindi la necessità di gestire temperature e pressioni molto elevate – ha richiesto nel tempo alcune modifiche e l’impiego di materiali speciali per enfatizzare la resistenza del sistema (da questo travaglio è nata la versione E). La canna, grazie al trattamento criogenico cui è sottoposta, vibra e si dilata in maniera uniforme al momento dello sparo con effetti benefici su precisione e durata della vita utile del componente, che risulta più resistente all’usura e meno attaccabile dai residui di combustione. Porta una bindella da battuta in carbonio con inserti in fibra ottica di colore verde e un mirino regolabile sui due assi mediante appositi registri micrometrici, in questo caso arricchito da un fascio di fibra ottica rossa (il sistema – in casa Benelli – prende il nome di EasyAim). Sul fodero sono comunque ricavati dei fori filettati che consentono l’applicazione di una slitta Picatinny e il conseguente impiego dei vari strumenti di puntamento ausiliari.
Scendendo nel dettaglio, la canna standard misura 510 mm, cinque millimetri in più quella associata al calibro 9,3×62; in questo caso il peso dell’arma aumenta di circa 100 grammi rispetto al valore riportato nella scheda tecnica. Il caricatore, prismatico, è amovibile fuorché nel calibro 7×64. In questo caso è costituito da un serbatoio fisso a suola basculante, disponibile in opzione anche nelle altre camerature.
Per quanto riguarda i caricatori amovibili, oltre allo standard da quattro colpi (tre nel solo .300 Wm) ne sono disponibili varianti da 2, 5 e 10 colpi a seconda dei calibri.
Benelli Endurance Best Limited Edition cal. .30-06 Springfield
Produttore: Benelli Armi, tel. 0722 3071, www.benelli.it
Modello: Endurance Best Limited Edition
Tipo: carabina semiautomatica a sottrazione di gas
Calibro: .30-06 Springfield
Lunghezza canna: 510 mm
Organi di mira: bindella in carbonio e mirino regolabile
Caricatore: 4 colpi
Sicure: manuale a traversino, blocca lo scatto
Materiali: acciaio, carcassa in ergal, calcio in noce
Finiture: carcassa nichelata con inserti dorati, trattamento Best, calcio finito a olio
Peso: 3.350 g
Prezzo: 2.615 euro