Salutiamo l’estate con il nuovo numero di Beccacce che Passione (4 luglio-agosto 2018) puntualmente in edicola dal 5 luglio.
In apertura l’analisi di Andrea Selvi sul pericolo in cui incorre oggi la caccia alla beccaccia, sempre più un idolo nel deserto. La favolosa e maliosa caccia alla beccaccia, infatti, si deve collocare nel cerchio magico delle discipline venatorie col cane da ferma. Il monito è quello di sottrarre tale splendido esercizio alla solitudine nella quale l’abbiamo recluso e di restituirgli tutta la realtà, splendida e coinvolgente, che le spetta, in una prospettiva di rispetto non solo del selvatico di per sé, ma anche dei contorni che sono propri della sua caccia: ciò si realizzerà allorché la beccaccia tornerà a non essere più l’esclusivo oggetto del desiderio venatorio.
Cinofilia venatoria in primo piano nell’articolo di Alessio Allegrucci, che individua, parlando del setter inglese, il sottile confine tra la criticità di un atteggiamento di razza e la giusta interpretazione di un carattere come possibile valore aggiunto. E se la prima va gestita, contenuta e corretta, il secondo va respirato a pieni polmoni perché porta direttamente all’essenza del setter da beccacce.
Non manca inoltre, come di consueto sul numero estivo di Beccacce che Passione, il resoconto di Ali d’Italia (2017-18). Sono 729 i cacciatori formati hanno raccolto e preparato 3.385 ali che sono poi state oggetto studio e analisi da parte della Commissione scientifica di Beccacciai d’Italia.
Sempre apprezzate dai lettori le osservazioni di David Stocchi: cacciare la beccaccia in solitudine con il proprio cane secondo l’autore è il modo più leale e bello di sfidare la regina del bosco. Certo, diventa tutto più difficile e sicuramente la beccaccia avrà più probabilità di sfuggire al fucile, ma l’emozione che si prova quando si riesce a catturarne una cacciando da soli, difficilmente si prova quando si è nel bosco con un compagno di caccia
Ivano Confortini, poi, disegna una “mappa” delle modalità di caccia alla beccaccia adottate dalle singole Regioni italiane nel calendario venatorio relativo alla stagione 2017/1018, con particolare riguardo ai periodi e ai carnieri. Date e numeri a confronto.
Tornando a parlare dei nostri cani da caccia, Rossella Di Palma descrive gli ultimi esercizi compresi nel test di Volhard, che aiuta nella scelta del cucciolo e grazie alla collaborazione della dottoressa Fabrizia Sanchi e del dottor Michele Bravin (ambulatorio veterinario associato F. Sanchi & M. Bravin), a partire da questo numero rispondiamo ai vostri dubbi e alle vostre richieste di chiarimento circa la salute e la cura dei vostri ausiliari.
Il cane ideale – e non solo da beccacce – è quello che più si adatta al padrone ed è importante che sia innanzi tutto il cacciatore cinofilo a conoscersi e a sapere con certezza quale tipo di cane faccia per lui. Il nostro rapporto coi cani, infatti, può migliorare moltissimo se scegliamo da subito il tipo di compagno che fa per noi. Di questo disserta Felice Modica nella consueta rubrica “Cuore di cane”.
Per quanto riguarda fucili e cartucce per la caccia alla beccaccia, Simone Bertini presenta i risultati del test del Beretta 690 Field I calibro 28 e, insieme a Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina, della Zanoletti Super Dispersante calibro 12. Giuseppe Cerullo, infine, propone la ricetta per una cartuccia dispersante ricaricata calibro 12.
Come sempre, il numero contiene curiosità, attese rubriche, ricette di cucina, presentazioni di prodotti e accessori, le vostre esperienze di caccia e le vostre foto, e tante altre informazioni e news sul mondo della beccaccia. A tutti buona lettura.