Uno dei nodi principali del mondo delle armi è la balistica, che si divide in tre fasi fondamentali (interna, esterna e terminale). Se la balistica interna riguarda quanto avviene dal percussore alla volata, la balistica esterna si occupa di quanto avviene dalla volata fino al bersaglio
La balistica esterna riguarda tutto ciò che accade al proiettile dal momento in cui lascia la canna a quello in cui va a colpire il bersaglio. Senza inoltrarci in spiegazioni eccessivamente complicate, è necessario ricordarsi che la traiettoria del proiettile non è una linea retta, bensì una curva a causa di due fondamentali forze della fisica: la resistenza dell’aria, che ha come effetto il calo della velocità, e la forza di attrazione gravitazionale. Più il proiettile è pesante e più viene attirato da Madre Terra. E questo riguarda l’alzo.
Poi c’è la deriva. Per quanto riguarda questa componente, l’effetto più rilevante è svolto dal vento, nemico acerrimo di cacciatori e tiratori. In questo caso operare delle simulazioni su un software balistico può suggerire rilevanti riferimenti, soprattutto farci rendere conto di quanto possa spostarsi la traiettoria del proiettile e per esempio capire quanto il vento incida in base anche alla sua direzione.
Per fare un esempio pratico: un calibro intermedio come il .30-06 con un vento laterale a 90° di 5 metri al secondo a 300 metri può accusare uno spostamento di circa 20 cm. Se l’angolazione è di 45°, lo spostamento scenderà a circa 13 centimetri, quasi la metà. Questo è utile da sapere non tanto per effettuare impossibili correzioni sul campo di caccia quanto per rendersi conto del momento in cui le condizioni diventino improponibili e mollare il colpo, nel vero senso dell’espressione: in pratica riuscire a farsi un quadro di quando sia meglio rinunciare alla fucilata per non infilarsi in un ginepraio troppo fitto per uscirne dignitosamente.
Effetto Coriolis e spin drift
A livello di balistica esterna potrete sentire anche alcuni termini che all’atto pratico però non servono a nulla, soprattutto per le distanze in gioco nell’attività venatoria. Per esempio effetto Coriolis, dovuto alla rotazione dell’asse terrestre, che può dare uno scarto di qualche centimetro a 2 chilometri, o spin drift, lo spostamento della palla verso il senso della rigatura, quindi a destra se destrorsa o il contrario nel rarissimo caso di una rigatura sinistrorsa. È comunque assolutamente ininfluente fino ai 600 metri circa, e anche allora lo spostamento è relativamente contenuto. Quindi se vi fa piacere ricordateveli; altrimenti non pensateci più.
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