Le vacanze, dedicate al riposo e allo svago, sono ormai prossime; un’occasione per “cambiare aria”, raramente con (più spesso senza) le nostre armi. Non vi daremo consigli per superare la prova costume, o su cosa leggere sotto l’ombrellone (ovviamente Armi Magazine, ma non lo abbiamo detto…). Daremo – ancora una volta – utili consigli volti a preservare intatta la nostra passione, così che possa proseguire anche al ritorno dalle vacanze
1) Custodia diligente, con qualche attenzione in più
Sappiamo che bad things happen to good people (le cose brutte accadono alle persone migliori), quindi non offriamo il fianco ad accuse di zelanti tutori dell’ordine, se per disgrazia si dovesse verificare una intrusione nell’abitazione mentre siamo in vacanza. Una permanenza fuori casa protratta nel tempo implica potenzialmente un rischio maggiore per l’abitazione e il suo contenuto (tra cui le armi ivi detenute). Verificate che tutte le armi siano opportunamente custodite, se possibile togliete una parte essenziale (come otturatori o percussori) e nascondetela per bene. Anche le munizioni andrebbero custodite separatamente. Non anticipate sui social i dettagli delle vacanze; semmai fatelo dopo, allegando selfie e fotografie.
2) Armi al seguito: occhio al trasporto
Una circostanza non troppo insolita, data la buona disponibilità di seconde case che vengono utilizzate soprattutto in questo periodo dell’anno. È noto che aree di servizio, parcheggi e autogrill sono frequentate da ladri e borseggiatori. La Polizia di Stato diffonde informazioni sui punti maggiormente a rischio. Se armi e munizioni non devono mai essere abbandonate in auto (avvertimento scritto anche sul porto d’armi), in tali occasioni fate ancor più attenzione.
3) Armi al seguito: è necessario denunciarle?
Trattasi del cosiddetto “trasferimento temporaneo” di armi. Al contrario del trasferimento momentaneo per una battuta di caccia o una gara di tiro, se le permanenza delle armi al seguito è protratta nel tempo (prendiamo come riferimento i tre giorni = 72 ore di legge), è necessario e consigliabile provvedere alla denuncia presso l’autorità locale. Una piccola scocciatura, certo, che potrà evitarci grossi problemi futuri.
4) Social e libertà di espressione
Un tema delicato, che voglio solo accennare e che approfondiremo in altra sede. Avendo più tempo libero viene naturale trascorrere più tempo connessi in rete, spesso interagendo su piattaforme, social network e forum. Nessuno vuole imporre censure preventive, o peggio limitare il diritto alla libertà di espressione; ma se le statistiche nazionali dicono che i reati diffamatori e di minaccia si sono spostati dal mondo reale a quello virtuale occorre prenderne atto e agire di conseguenza. Non fate affidamento su chi promette l’assoluta invisibilità delle malefatte informatiche; balle, non dico altro… Espressioni offensive, insulti, litigi, minacce: in rete c’è tutto questo, e ancor peggio. Si leggono interventi di persone che proclamano pubblicamente di essere pronti a sparare a vista contro possibili intrusi: se saranno soggetti a misure di revoca della licenza e sequestro delle armi, sappiano almeno che non sarà dovuto a “sfiga” o al solito funzionario che li perseguita. Semplicemente: se la sono cercata!