Armi Magazine luglio 2024 vi aspetta in edicola con tante novità, anteprime e curiosità. Protagonista della copertina il sovrapposto Benelli 828 S in versione Black, proposto dalla Casa urbinate con la tecnologia balistica della canna Advanced impact
Oltre al Benelli 828 S Advanced impact Black cal. 12, tra le prove a fuoco più interessanti di Armi Magazine luglio 2024, possiamo segnalare: Beretta 92G Brigadier Tactical cal. 9×21 Imi, Derya Tm22 La-18 cal. .22 Lr, Walther Pdp Match Sf cal. 9×19 mm, Pedersoli Droptine Classic 86/71 cal. .30-30 Winchester center fire e Tanfoglio Force Duty Tactical cal. 9×19 mm.
Attualità in primo piano con il report che il ministero dell’Interno emana annualmente sulle quantità dei vari tipi di licenze di porto d’armi presenti nel nostro Paese al 31 dicembre dell’anno precedente. Abbiamo dunque la possibilità di conoscere – e analizzare – la situazione relativa al 2023, e si può fare un confronto con gli anni precedenti.
Abbiamo recentemente notato su internet filmati e discussioni che affermano la piena uguaglianza di resa velocitaria del .22 Lr in carabine con chiusura labile (semiautomatiche) e con chiusura geometrica – detta anche stabile o locked breech – a otturatore scorrevole-girevole (bolt action). Abbiamo quindi deciso di effettuare un “nostro” test, con due caricamenti .22 Long rifle prestazionalmente differenti.
Il 6,35 mm Browning – .25 Acp (Automatic Colt Pistol) e .25 Auto secondo le denominazioni statunitensi oppure 6,35×15,5 mm in quella metrica – rappresenta oggi la più piccola cartuccia a percussione centrale sopravvissuta fra quelle che hanno governato il panorama armiero nel passato. Lo scandagliamo sotto ogni aspetto: è davvero, attualmente, un “piccolo” ormai dimenticato?
Nata per camerare le potenti munizioni calibro .45 Acp, la 1911 si adatta molto bene al 9×19 mm, più economico ma soprattutto più facile da gestire. Ecco cinque proposte – tra fasce di prezzo differenti – interessanti, già disponibili nelle armerie del nostro Paese.
Durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia, si presentò la necessità di armare e addestrare in breve tempo milizie locali formate da persone a digiuno di conoscenze armiere. Era quindi necessario disporre di armi leggere, semplici e facili da usare: fu così che Ivan Vugrek e suo figlio Mirko – con pochi mezzi e una buona dose di inventiva – costruirono l’Agram 2000 in calibro 9×19 mm.
E ancora, su Armi Magazine luglio 2024, la rubrica ‘Questione di legge’, la vetrina sul nuovissimo sovrapposto da tiro Beretta Sl2, una ricetta per ricaricare il .308 Winchester e tanto altro ancora. Buona lettura dallo staff di Armi Magazine.