La commissione giustizia della Camera sta discutendo il ddl che impone restrizioni ai caricatori ad alta capacità e alle armi d’assalto in America.
«Non c’è posto per loro nelle nostre strade», perché «hanno la sola funzione di uccidere il maggior numero di persone nel minor tempo possibile»: Jerry Nadler, presidente della commissione Giustizia della Camera, introduce così la discussione sul disegno di legge HR 1808 (primo firmatario Cicilline) che intende vietare caricatori ad alta capacità e armi d’assalto in America.
In realtà il divieto di vendere, produrre, trasferire e possedere armi semiautomatiche d’assalto e caricatori ad alta capacità prevede una serie d’esenzioni anche per il mercato civile (cacciatori, collezionisti, agricoltori, tiratori sportivi e in alcuni casi la difesa personale); ma per i repubblicani, che da mesi stanno opponendosi al provvedimento, le misure in discussione sono ancora troppo restrittive.
Serve l’accordo con i repubblicani
Per Nadler è il segno chiaro che da tempo ormai i repubblicani hanno adottato l’agenda estremista dell’industria delle armi. È vero che il ddl che aumenta i controlli sulla vendita delle armi ai minori di ventun anni è stato approvato con un accordo bipartisan; ma vi è rimasta esclusa l’ala più intransigente dell’opposizione. «E questo ci porta a oggi» conclude Nadler. «I nostri colleghi repubblicani sceglieranno di prendere le parti delle armi preferite per le sparatorie di massa? Sceglieranno di prendere le parti degli strumenti designati per uccidere il maggior numero di persone nel modo più efficiente possibile? O prenderanno le parti dei genitori dei bambini uccisi a scuola, degli americani che vogliono semplicemente andare al centro commerciale o a teatro senza il terrore di avere un bersaglio dipinto sulla schiena?».
Per completare l’iter del disegno di legge i democratici hanno bisogno di un accordo con i repubblicani che altrimenti assicurano un ostruzionismo feroce; d’altra parte in un anno elettorale (a novembre sono in programma le elezioni di medio termine) nessuno vuole scoprirsi su un tema così divisivo per l’opinione pubblica.
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