Errore procedurale: archiviato senza possibilità di ricorso il processo penale ad Alec Baldwin per l’incidente mortale sul set di Rust.
Dismissed with prejudice, ossia archiviato senza possibilità di ricorso: s’interrompe in modo clamoroso il processo penale ad Alec Baldwin, che della morte di Halyna Hutchins sul set di Rust potrà ancora dover rispondere in sede civile ma che non rischia più di essere condannato per omicidio colposo.
La questione è strettamente procedurale: per la giudice Mary Marlowe Sommer (nel corso di un’udienza precedente aveva stabilito che la responsabilità di Baldwin non dovesse estendersi al suo ruolo di produttore) la polizia e l’accusa non hanno condiviso con la difesa tutte le prove raccolte. Infatti Troy Teske, agente di polizia in pensione e testimone nel procedimento, aveva consegnato all’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe una scatola di munizioni verosimilmente collegata al caso; ma dopo averla vista in fotografia la procuratrice Kari T. Morrissey aveva deciso che non assomigliavano a quelle trovate sul set, e dunque di escluderle dall’elenco dei reperti legati al caso. A questo punto l’avvocato Alex Spiro, il difensore di Baldwin, ha chiesto l’archiviazione, sostenendo che l’accusa avesse volutamente nascosto delle prove che per legge è obbligata a condividere.
Dopo un confronto elettrico nel corso del quale aveva fatto allontanare la giuria, la giudice Mary Marlowe Sommer ha concordato con questa versione: le cartucce erano simili a quelle usate sul set di Rust; l’accusa ha deliberatamente e intenzionalmente occultato queste informazioni alla difesa, e dunque il processo penale deve interrompersi
Al momento della decisione Baldwin è scoppiato a piangere; poi ha abbracciato a lungo la moglie Hilaria.
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