È da considerarsi ente pubblico, non associativo: pertanto Valerio Adorni chiede di annullare le elezioni dell’Uits.
Nel nuovo statuto non è chiaramente percepibile la qualifica dell’Uits come ente associativo e non esiste alcuna legge che così la identifichi: pertanto Valerio Adorni, uno dei candidati alla presidenza, chiede di annullare le elezioni dell’Uits convocate per il 2 e il 3 luglio.
Il dissidio sulla qualifica dell’Uits come ente a base associativa nasce sull’ammissibilità delle candidature – è prevista una deroga per pensionati e ultrasessantacinquenni – ma porta con sé una serie di conseguenze ulteriori.
Se l’Uits non ha natura associativa, sostiene Adorni:
- le sezioni Tsn non sono entità autonome, ma articolazioni periferiche dell’ente pubblico. Pertanto “non sono associazioni sportive dilettantistiche, con tutte le conseguenze sul sistema fiscale di cui godono oggi;
- i consiglieri devono essere cinque e non dodici, e uno solo il revisore dei conti;
- gli incarichi finora affidati sono nulli, compreso il nuovo mandato quadriennale al segretario generale;
- i presidenti di sezione diventano funzionari pubblici e sono eventualmente legittimati a richiedere l’indennità di funzione “anche per gli anni arretrati”;
- la stabilizzazione del personale è nulla;
- soprattutto, presidente e consiglio non devono essere eletti ma nominati dal governo.
Visto inoltre che sulla convocazione dell’assemblea gravano “diffide, denunce e interrogazioni parlamentari” e che le incertezze e i contrasti molto probabilmente porteranno a una serie di ricorsi al Tar, è bene che il ministero della Difesa e in autotutela la stessa Uits annullino l’assemblea elettiva.
Adorni chiede inoltre al governo di rimuovere il commissario straordinario Igino Rugiero. Dopo l’approvazione del nuovo statuto e la sua candidatura alla presidenza “non è infatti più figura di garanzia”. Al 2 luglio mancano dieci giorni, un po’ come dire l’eternità.
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